Marche sul filo dell’arancione. Saltamartini: mancano 13 posti letto per far scattare il passaggio di colore. «Covid hospital aperto oltre gli 80 casi gravi»

L’assessore Latini: «Sono 645 le classi in quarantena, 597 gli alunni positivi»

Marche sul filo dell’arancione. Saltamartini: mancano 13 posti letto per far scattare il passaggio di colore. «Covid hospital aperto oltre gli 80 casi gravi»
Marche sul filo dell’arancione. Saltamartini: mancano 13 posti letto per far scattare il passaggio di colore. ​«Covid hospital aperto oltre gli 80 casi gravi»
di Martina Marinangeli
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Mercoledì 19 Gennaio 2022, 02:00 - Ultimo aggiornamento: 15:49

ANCONA - Il virus corre. In una settimana raddoppiano le classi in quarantena – passando da 313 a 645 - ed il numero di positivi raggiunge la cifra record di 7748, con incidenza ogni 100mila abitanti schizzata a 2319,16. Un’impennata che, in quota parte, impatta anche sui ricoveri, con appena 13 posti letto in area medica (288 quelli occupati) a separare le Marche dalla zona arancione. E di Covid si continua anche a morire: ieri otto decessi, tra i quali una donna recanatese di 57 anni senza patologie pregresse.

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La zona critica
Secondo i dati dell’Osservatorio epidemiologico regionale, in merito alle ospedalizzazioni più gravi per Covid, tra fine gennaio ed inizio febbraio potremmo toccare il «picco massimo di 80-83 ricoveri in terapia intensiva (ieri 59, ndr)», ha fatto sapere ieri l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, rispondendo in aula ad una serie di interrogazioni di Pd e M5s sulla gestione della pandemia. «Fino a questa quota, il sistema reagisce positivamente all’assistenza per Covid e alle cure per altri pazienti».

Quanto all’eventuale riapertura del Covid Hospital di Civitanova, sollecitato dai dem, il titolare della delega ha sottolineato come abbia «rappresentato un punto importante per la prima fase della pandemia, ed è una riserva fondamentale se i pazienti aumentassero», aggiungendo che «se nelle prossime settimane il plateau superasse 80-83 unità, a quel punto potrebbero riaprire uno o due moduli (ciascuno 14 posti)», con una gestione che questa volta dovrebbe essere omogeneamente distribuita tra le quattro aziende ospedaliere e non gravare solo sull’area vasta 3, come successo nelle precedenti ondate. Ma per ora resta chiuso. 


Le critiche
Risposta fortemente criticata dal Pd, con il consigliere Fabrizio Cesetti che ha parlato di «obiezioni infondate, pretestuose e contraddittorie. La giunta regionale, anziché occuparsi della salute dei cittadini e del corretto funzionamento degli ospedali pubblici, prodigandosi anche per l’assunzione - costantemente annunciata e mai realizzata - del personale necessario, preferisce arroccarsi su posizioni preconcette, come se la campagna elettorale non fosse mai finita». Ma se i numeri dei ricoveri sono più contenuti rispetto alle precedenti ondate, grazie all’effetto vaccini, quello dei contagi, trainati da Omicron, procede a quattro cifre e corre anche tra i banchi di scuola. I casi positivi individuati nel setting scolastico sono 597 (di cui 215 nelle Primarie, 137 alle Medie e 245 alle Superiori), mentre il numero totale dei contagiati in età scolare (che hanno contratto il virus in altro setting) sono 6047. 


La situazione nei plessi
«Sono 645, attualmente, le classi messe precauzionalmente in quarantena nelle Marche – ha fatto sapere l’assessora all’Istruzione Giorgia Latini -, una percentuale ancora bassa rispetto al totale di 10.464 complessive. I dati che abbiamo sono ancora in crescita – osserva –, però la stragrande maggioranza della popolazione scolastica è in presenza ed è il risultato che c’interessa. Sappiamo quanto i ragazzi siano stati penalizzati dalla didattica a distanza: ce lo dicono le prove Invalsi, i medici in merito all’aumento dei casi di depressione e le problematiche di tipo caratteriale che insorgono nelle nuove generazioni». 


I provvedimenti
Ha poi ricordato che, «come Regione, abbiamo messo in campo provvedimenti importanti, segnali per venire incontro ai ragazzi, come gli screening fatti per l’inizio della scuola, il monitoraggio nelle scuole sentinella, i 12 milioni di euro per gli impianti di aerazione meccanica, prima regione a fare un’azione del genere e presa a modello. Con i sei milioni del primo bando, siamo riusciti a coprire 1500 classi. A breve ne uscirà un altro: non riusciamo a coprire le oltre 10mila aule della nostra regione, ma sicuramente arriveremo alla metà».

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