ANCONA - L’aumento di capitale dell’Interporto è arrivato positivamente al capolinea. Missione compiuta per il presidente della struttura jesina della logistica facente capo alla omonima società in house della Regione. Il risanamento era stato stabilito alla fine dello scorso dicembre e aveva superato la verifica della comunità europea per quanto riguarda la normativa relativa agli aiuti di Stato a febbraio.
Nei mesi scorsi poi, si è sviluppata la corsa per rastrellata la liquidità necessaria per rimettere in sesto le casse della società. Decisiva in questo quadro l’opzione esercitata dalla Dpa Logistica (la società portuale formata da Dorica Trasporti e Amatori) per l’acquisto con pagamento in soluzine unica del terminal ferroviario prevista dalla concessione agganciata nel 2018. Come anticipato dal Corriere la settimana scorsa, Dpa logistica per il tramite della garanzia offerta dal consorzio Unicom, ha potuto ottenere i finanziamenti da un pool di banche per pagare il costo che invece all’inizio era stato spalmato su canoni pluriennali.
Quattro milioni e mezzo il costo della struttura che ora potrà diventa una delle opzioni di intermodalità da mettere a disposizione di Amazon. «L’altro passaggio fondamentale -precisa il commercialista Marco Carpinelli, presidente di Interporto -era quello della presentazione di un piano di risanamento che la Regione ha potuto vedere proprio la settimana scorsa.