ANCONA - La stima potenziale è già sul tavolo. Nelle Marche saranno circa 160mila le famiglie interessate all’istituto dell’assegno unico. «L’assegno unico per i figli, in vigore dal primo marzo e per il quale possono essere presentate le relative domande dal primo gennaio, è una prestazione erogata mensilmente dall’Inps in favore dei nuclei familiari con figli di età inferiore a 21 anni che ne faranno richiesta. Spetta a tutti i nuclei familiari indipendentemente dalla condizione lavorativa dei genitori con importi variabili per ciascun figlio in relazione all’ISEE del nucleo» dettaglia il direttore Inps Marche, Antonello Crudo.
Tecnicamente sostituirà una serie di misure come il premio alla nascita o all’adozione (bonus mamma domani), l’assegno al nucleo familiare per i figli, gli assegni familiari e l’assegno di natalità (bonus bebè).
«Così come rimane in vigore il trattamento di famiglia per il coniuge a carico in caso di assenza nel nucleo di figli - continua Crudo - siamo pronti per recepire il cambiamento». Va ricordato che l’assegno unico ha un importo commisurato all’Isee; tuttavia nel caso in cui non si volesse presentare un Isee, è comunque possibile fare domanda e ottenere l’importo minimo per ciascun figlio. Il calcolo delle famiglie marchigiane è realizzabile in modo empirico e circola negli ambienti dei Caf che hanno avviato le prime verifiche sul punto. Rispetto alla produzione nazionale degli assegni familiari, le Marche hanno una quota del 2%. Su sette milioni di famiglie in Italia quindi che ne sono coinvolte, in buona sostanza, nelle Marche la platea delle famiglie interessate potrebbe girare intorno a un numero di 140mila. Una verifica incrociata a supporto di questa tesi parte anche da uno degli ultimi dati del 2020 sul numero dei nuclei famigliari nelle Marche che sono 647mila: la stima dei nuclei interessati è di poco superiore del 25% che conduce a un numero leggermente più ampio di 160mila. Considerato che non tutti chiederanno l’assegno unico quindi, il numero finale dovrebbe essere 160mila.
Sono previste varie maggiorazioni nel quadro dell’assegno unico per: 1) ogni figlio successivo al secondo; 2) famiglie numerose; 3) figli con disabilità; 4) madri di età inferiore ai 21 anni; 5) nuclei familiari con due percettori di reddito. Una maggiorazione temporanea è, inoltre, prevista per i nuclei familiari con Isee inferiore a 25.000 euro. L’Inps ha realizzato una scheda semplificata sull’assegno unico, che riporta in pochi passaggi tutte le informazioni necessarie per comprendere in cosa consiste il beneficio. «Sempre sul sito Inps - conclude Crudo - c’è un simulatore che fornisce una previsione di quanto potrebbe essere l’importo dell’assegno, sulla base di alcuni dati forniti in modo anonimo dall’utente. È una previsione che non tiene conto dei dati effettivamente presenti negli archivi dell’Istituto, ed è quindi indicativa».