Dai raggiri porta a porta alle truffe dei call center: con il mercato libero di luce e gas sono aumentati i tentativi di inganno. Le regole per difendersi

Le imprese scendono in campo: vademecum di Astea per non cadere in trappola

Dai raggiri porta a porta alle truffe dei call center: con il mercato libero di luce e gas sono aumentati i tentativi di inganno. Le regole per difendersi
Dai raggiri porta a porta alle truffe dei call center: con il mercato libero di luce e gas sono aumentati i tentativi di inganno. Le regole per difendersi
di Véronique Angeletti
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Sabato 20 Aprile 2024, 04:00 - Ultimo aggiornamento: 21 Aprile, 11:15

ANCONA - Sempre più aggressivi, raccontano frottole e giocano sulle mezze verità, si presentano sotto false vesti e strappano un sì al telefono che manipolano come se fosse un consenso. Tra porta a porta e call center, sempre più marchigiani cascano nel tranello del mercato libero sia del gas, sia dell’energia elettrica. Al punto che sono le stesse aziende fornitrici di energia a stilare un decalogo per tutelare i propri clienti.

L’allarme

In particolare, le imprese radicate sul territorio come la Astea Energia, nata cento anni fa come municipalizzata ad Osimo e Recanati ed oggi un player nella costellazione della romagnola Sgr in Italia Centrale e non solo. «A destare la nostra attenzione – spiega il direttore commerciale Lorenzo Pastesini - sono state le troppe domande assurde che arrivano ai nostri sportelli».

Racconti di persone ben vestite che chiedono di poter controllare il corretto funzionamento del contatore ed esigono la bolletta per verificare se l’offerta fosse scaduta ed avvertono che, se non si prende nell’immediato una decisione, a breve sarà interrotta la fornitura di luce e gas.

«Questo - spiega - succede proprio perché sono in pochi ad avere una conoscenza approfondita della materia energetica e, quindi, è facile per operatori senza scrupoli istillare dubbi. Un sistema di bugie che è venuto a galla proprio perché i nostri clienti ci contattavano per avere chiarezza sui loro contratti e sul mercato libero. Delle leggende metropolitane - incalza - allo scopo di sottrarre dati personali e fare cambiare fornitore». Astea, con la holding Sgr di cui fa parte, ha elaborato un decalogo per inculcare buone abitudini. «Un nostro consulente si presenta solo su appuntamento - traccia il perimetro - ed è possibile averne la conferma ad un numero verde dedicato. Poi invitiamo a verificare se tesserino e modulistica abbiano il logo della nostra azienda».

Il problema è grave. Quasi sempre l’operatore truffaldino conquista la fiducia presentandosi elegante, affabile nei modi e, in alcuni casi, conquista la fiducia affermando che è dipendente di enti pubblici. Chiede di vedere il contatore, la bolletta, si presenta come un gestore di rete che fa risparmiare «perché non ci sono più intermediari» e poi avverte che prima o poi, con il passaggio al mercato libero, si rimarrà senza luce. «La nostra azienda – ribadisce Pastesini- ha stilato un decalogo che non vale solo in caso di contratti energetici ma è un vademecum per le truffe in generale che divulghiamo attraverso il nostro magazine e il nostro sito». Si tratta di semplici ma efficaci comportamenti di tutela in particolare per le persone anziane. Come evitare di mostrare le bollette, il contattore senza aver verificato l’identità della persona soprattutto se non ha preso appuntamento; o di controllare sempre dallo spioncino e quando si apre di lasciare la catenella di sicurezza attaccata; o di farsi accompagnare da qualcuno quando si va in banca o alle Poste.

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