Macroregione Adriatico Ionica, convegno alla Mole Vanvitelliana di Ancona: presenti Acquaroli, Ciccioli e Silvetti

Macroregione Adriatico Ionica, convegno alla Mole Vanvitelliana di Ancona: presenti Acquaroli, Ciccioli e Silvetti
​Macroregione Adriatico Ionica, convegno alla Mole Vanvitelliana di Ancona: presenti Acquaroli, Ciccioli e Silvetti
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Martedì 2 Maggio 2023, 14:06

ANCONA- Di «pensare Ancona e Marche proiettate nell'Adriatico» ,nell'ambito della Macroregione Adriatico-Ionica, si è parlato oggi in un convegno sulle «prospettive di breve e lungo termine, economiche, logistiche, commerciali, energetiche e produttive» che si è tenuto nella sala Boxe della Mole Vanvitelliana ad Ancona con la partecipazione di rappresentanti anche di Croazia, Albania e Grecia. C'è «un'attenzione sempre maggiore della politica al Mediterraneo, in particolare dopo l'inizio del conflitto russo-ucraino», ha detto il capogruppo di FdI in Consigliere regionale Carlo Ciccioli nell'introduzione. All'evento presenti anche il presidente del Consiglio regionale Dino Latini, il presidente della Regione Francesco Acquaroli, Umberto Trenta (cda Università della Pace e consulente per la Macroregione Adriatico Ionica), Davide Tabarelli (presidente Nomisma Energia), Daniele Silvetti, presidente Parco del Conero, candidato sindaco ad Ancona per il centrodestra. Presenti il console di Grecia Dimitri Beligiannis, il sindaco di Zara Branko Dukic e il presidente della regione di Zara Bozidar Longin.

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Il convegno

Un «convegno fortemente politico, non partitico, ma nel senso di politica di prospettiva», ha rimarcato Ciccioli che ha ricordato le missioni della premier Meloni, per questioni varie che vanno dall'energia alla logistica, in Algeria, Libia, Etiopia ed Egitto: la «prospettiva è di un nuovo Mediterraneo in cui l'Adriatico ha un ruolo forte perché l'approdo più semplice dal canale di Suez al Nord Europa è il porto di Ancona.Le Marche sono una regione chiave: c'è un economia che si muove con 6.500 occupati nel porto, un grosso indotto.

Teniamo presente che la logistica in questo momento rappresenta il 25% dell'economia del mondo». In questo senso, ha detto ancora Ciccioli, «fondamentale è il rapporto con i Paesi frontalieri: la costa dalmata, slovena, con la Croazia, Albania e Grecia» sui «quattro pilastri: energia, logistica, economia del mare e l'ambiente». Latini ha rimarcato l'importanza di «dare un significato di aggregazione per i popoli delle due sponde dell'Adriatico in un'Europa in cui non si può non tener conto che questa è una parte fondamentale sia per quanto riguarda le nuove vie di trazione, dall'Africa alle vie marittime e commerciali fino ad Amburgo e le rotte del Nord»; in focus «la coesione delle due sponde tra i due territori nel corso dei secoli, che hanno come punto di unione un sistema di crescita quasi uguale e che possono avere filoni analoghi, anche dal punto di vista storico tradizionale culturale». 

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