ANCONA- Di «pensare Ancona e Marche proiettate nell'Adriatico» ,nell'ambito della Macroregione Adriatico-Ionica, si è parlato oggi in un convegno sulle «prospettive di breve e lungo termine, economiche, logistiche, commerciali, energetiche e produttive» che si è tenuto nella sala Boxe della Mole Vanvitelliana ad Ancona con la partecipazione di rappresentanti anche di Croazia, Albania e Grecia. C'è «un'attenzione sempre maggiore della politica al Mediterraneo, in particolare dopo l'inizio del conflitto russo-ucraino», ha detto il capogruppo di FdI in Consigliere regionale Carlo Ciccioli nell'introduzione. All'evento presenti anche il presidente del Consiglio regionale Dino Latini, il presidente della Regione Francesco Acquaroli, Umberto Trenta (cda Università della Pace e consulente per la Macroregione Adriatico Ionica), Davide Tabarelli (presidente Nomisma Energia), Daniele Silvetti, presidente Parco del Conero, candidato sindaco ad Ancona per il centrodestra. Presenti il console di Grecia Dimitri Beligiannis, il sindaco di Zara Branko Dukic e il presidente della regione di Zara Bozidar Longin.
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Il convegno
Un «convegno fortemente politico, non partitico, ma nel senso di politica di prospettiva», ha rimarcato Ciccioli che ha ricordato le missioni della premier Meloni, per questioni varie che vanno dall'energia alla logistica, in Algeria, Libia, Etiopia ed Egitto: la «prospettiva è di un nuovo Mediterraneo in cui l'Adriatico ha un ruolo forte perché l'approdo più semplice dal canale di Suez al Nord Europa è il porto di Ancona.Le Marche sono una regione chiave: c'è un economia che si muove con 6.500 occupati nel porto, un grosso indotto.
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