«Le nostre eccellenze in vetrina
nei duty free degli scali asiatici»

«Le nostre eccellenze in vetrina nei duty free degli scali asiatici»
3 Minuti di Lettura
Giovedì 21 Marzo 2019, 05:55
ANCONA - Un impatto economico stimato in 57 milioni di euro, una previsione di 3.800 posti di lavoro generati e sostenuti, 270mila presenze di turisti cinesi l’anno e una ricaduta sull’export che potrebbe incidere nettamente sul pil della regione. Ecco l’opportunità, tradotta in numeri, che si prospetta alle Marche grazie ai tre collegamenti settimanali dal Sanzio – uno con Shanghai e due con Shenzhen – previsti nel preliminare ufficiale approvato dalla Regione lo scorso lunedì, che precede l’accordo bilaterale con il tour operator di stato cinese Cits e la chiusura prevista per domani a Roma. 

 

Un mondo intero di prospettive verso il Paese che per molti versi è ormai considerato la locomotiva economica mondiale. Finora, l’export marchigiano non ha avuto nella Cina il suo interlocutore principale, ma i collegamenti diretti rappresentano un bell’incentivo. Tra il 2017 ed il 2018, le esportazioni verso la Repubblica popolare cinese hanno subito una flessione dello 0,1% parlando di valori totali – assestandosi sui 291,5 milioni di euro secondo quanto calcolato dall’ufficio statistica della Camera di Commercio delle Marche –, ma alcuni settori si sono contratti più di altri. 

I prodotti dell’agricoltura, della silvicoltura e della pesca sono a -77,9%, così come in discesa si presenta l’export dei metalli di base e dei prodotti in metallo (esclusi macchine ed impianti), per i quali si passa da un valore di circa 40 milioni di euro a poco meno di 23, con una variazione del 25,9%. Fanno invece registrare un aumento importante i computer e gli apparecchi elettronici ed ottici, segnando un +110% (da 15,6 milioni a quasi 33), ma a trainare le esportazioni verso il mercato cinese è, come per altri mercati, la farmaceutica, con una variazione nel biennio del 241,8%, passando dai 3,8 milioni del 2017 ai 13,2 del 2018. Fa bene anche il settore dell’abbigliamento e dei prodotti tessili con un +10,5%. Per quanto concerne le importazioni (che nel biennio aumentano del 6,5%), invece, l’impennata più alta è quella dei prodotti alimentari, bevande e tabacco, con una variazione del 111,6% (da quasi 2 milioni a 4,1 milioni) e, in generale, nel biennio aumentano del 6,5%. 

Un quadro che potrebbe essere rivoluzionato dai futuri collegamenti aerei, come osserva anche Francesca Petrini, vice presidente della sede di Ancona e presidente Unione regionale agroalimentare, che interviene sullo sviluppo dell’aeroporto e gli annunciati voli per la Cina, ricordando che «l’agenzia Cits è titolare di 290 duty free nei principali aeroporti asiatici, dunque ciò renderà possibile la presenza dei prodotti alimentari marchigiani, anche di quelli freschi, vista la frequenza del volo, con notevoli ripercussioni sullo sviluppo dell’economia agricola regionale. È chiaro - puntualizza – che ora sta a noi imprenditori cogliere questa opportunità e fare la nostra parte organizzando le produzioni e adeguando il sistema di commercializzazione verso questo nuovo mercato». La cornice internazionale in cui verrà sottoscritto il memorandum tra Regione Marche e Cits, la principale agenzia turistica pubblica cinese, punta ancora l’accento Petrini, «conferisce all’accordo una particolare e apprezzabile importanza strategica in quanto sottoscritto alla presenza del presidente cinese Xi Jinping e dei ministri del turismo italiano e cinese».

Un traguardo che dovrebbe essere tagliato domani a Roma e che permetterebbe di costruire un collegamento duraturo tra la regione e il continente cinese, un mercato dalle grandi prospettive turistiche ed economiche. «Per le Marche – scatta una foto la vicepresidente di Cna Ancona – ci aspettiamo un flusso di decine di migliaia di turisti, con ricadute sull’accoglienza turistica e spesa per acquisti molto rilevante. Infatti, il volo di linea sarà per oltre 300 passeggeri con uno stivaggio di quattro tonnellate per le merci. Pertanto – è la conclusione – questo fatto comporterà un incremento delle prospettive di interscambio commerciale con la Cina a beneficio delle piccole e medie imprese».
© RIPRODUZIONE RISERVATA