I precedenti
Un esito comunque molto meno grave rispetto ai precedenti che hanno funestato il tunnel di sangue, dove il 15 gennaio ha perso la vita in un frontale Samuel Cortichini e il 4 febbraio sono morti in uno schianto il tennista paralimpico Andrea Silvestrone e due dei suoi tre figli, di 14 e 8 anni. Il tratto dell’autostrada diventato imbuto d’Italia dovrà fare i conti con i cantieri ancora a lungo, benché sia in corso un’interlocuzione tra Ministero delle Infrastrutture, Autostrade per l’Italia e Regioni Marche e Abruzzo per rimodulare il programma e rendere i lavori meno impattanti e più sicuri a livello di viabilità. Nell’attesa di nuove indicazioni, oggi partono intanto gli interventi di potenziamento degli impianti del fornice sud della galleria Monterenzo (compresa nel tratto di A14 tra Grottammare e San Benedetto del Tronto) e le attività di ammodernamento all’interno della galleria Pedaso Nord (tra Pedaso e Grottammare).
Gli orari
Le opere saranno realizzate esclusivamente in fascia notturna proprio per minimizzare gli impatti sul traffico.
Le attività
Le attività di potenziamento degli impianti all’interno dei tunnel Monterenzo e Croci di San Benedetto, invece, da programma dovrebbero concludersi a giugno, mentre tra l’autunno e la fine dell’anno verrà adeguata alla normativa europea anche la galleria Montesecco. Il tutto, al netto delle eventuali rimodulazioni del cronoprogramma che potrebbero essere decise dal Mit per andare incontro alla richiesta delle Regioni di limitare i disagi. Nel frattempo, con l’arrivo dell’estate, i cantieri verranno sospesi del tutto per non impattare troppo sul traffico intenso degli esodi legati alla bella stagione, e riprenderanno in autunno. Una croce, quella dei cantieri nelle gallerie tra Pedaso e San Benedetto, che ci porteremo dietro almeno fino alla fine del 2023. Poi toccherà ai cinque viadotti, con la sostituzione delle barriere di sicurezza calendarizzata tra la fine dell’anno e l’inizio del 2024. Tutti interventi richiesti dalle normative nazionali ed europee, e dunque obbligatori, ma che rendono quel tratto di A14 ad alto rischio traffico ed incidenti, specie quando i flussi aumentano come durante i weekend. E l’incidente di ieri ne è l’ennesimo esempio.