I settori
Il dato medio riflette dinamiche molto simili tra i diversi settori dell’economia, che hanno fronteggiato un quadro congiunturale in progressivo deterioramento, nonostante il differente profilo della domanda settoriale. «I risultati dei principali settori - spiega il presidente di Confindustria Marche Roberto Cardinali – sono stati influenzati dalla forte incertezza della situazione economica che si è osservata in apertura del 2023. In questo scenario, le difficoltà che ancora permangono sui mercati di approvvigionamento, insieme alla crescita dei costi dei fattori, inclusa l’energia, comprimono sensibilmente la flessibilità di azione delle imprese e ne condizionano le prospettive a breve termine».
Il commercio
Per quanto riguarda l’attività commerciale complessiva, l’andamento delle vendite in termini reali ha registrato un calo del 4,1% rispetto allo stesso periodo del 2022.
Come si recupera
«Una frenata che va attenzionata, soprattutto in una regione come la nostra che non può permettersi si perdere competitività», il monito del numero uno degli industriali marchigiani Cardinali. Che però non cede al pessimismo e traccia la rotta per ribaltare l’equazione: «Dobbiamo impiegare al meglio la grande quantità di risorse che sta arrivando nelle Marche», tra Pnrr e Fondi europei 2021/2027. «Come regione in transizione abbiamo anche più fondi dalla programmazione europea. La questione è mettere a frutto questi finanziamenti: spenderli subito e spenderli bene». Il mantra da tenere bene a mente. E sul contingente guarda al bicchiere mezzo pieno: «Non è tutto a tinte scure: ci sono cose che vanno meglio e cose che vanno meno bene. Ma di sicuro non ci possiamo permettere la frenata». Il monito che ritorna.
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