Candidature dei consiglieri
Dal Pd ok al regolamento

Comi a una direzione del Pd
Comi a una direzione del Pd
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Lunedì 2 Febbraio 2015, 21:09 - Ultimo aggiornamento: 21:13
ANCONA - Elezioni regionali, ok del Pd al regolamento per le candidature dei consiglieri.



Approvato all'unanimità da direzione e assemblea regionale del Pd delle Marche il regolamento per la selzione della candidature al Consiglio regionale. «Uno strumento - secondo il segretario regionale Francesco Comi - che risponde alla volontà del Pd Marche di effettuare una selezione delle candidature coerente con i principi del proprio Statuto e con la vocazione di partito di governo, aperto alla società, in grado di promuovere il merito, la ricchezza delle idee, il territorio, il rinnovamento nelle composizioni delle liste di donne e di uomini».

Il metodo delineato dal Regolamento - informa un comunicato - è, come indicato anche dagli Statuti nazionale e regionale del Pd, quello delle ampie consultazioni. Possono essere candidati alle cariche assembleari gli iscritti al Pd e i cittadini che si dichiarino elettori del Pd, che abbiano i requisiti richiesti dalla legge, dagli Statuti nazionale e regionale e dal Codice Etico del Pd e che sottoscrivano gli impegni in esso previsti. Si può essere candidati in una sola circoscrizione elettorale. I candidati devono inoltre impegnarsi a svolgere la campagna elettorale con lealtà nei confronti degli altri candidati, evitando ogni azione che possa lederne la dignità oppure danneggiare l'immagine del Pd. Criteri e norme che vanno applicati anche anche agli eventuali futuri assessori esterni, se sono iscritti al Pd. Solo eccezionalmente sono candidabili i presidenti delle Province o i sindaci in carica. Dal 2 al 15 marzo i segretari provinciali convocano le assemblee dei circoli o delle unioni comunali o di zona per la consultazione degli iscritti (iscritti Pd nel 2014). I circoli segnalano quindi una rosa di nominativi composta da almeno due candidati, rispettando la parità di genere. Ogni segretario provinciale, preso atto delle segnalazioni di candidature, presenta, entro il 22 marzo, un'ipotesi di lista per la propria circoscrizione elettorale alla rispettiva assemblea provinciale. Le ipotesi approvate dalle assemblee provinciali verranno valutate dal segretario regionale e, infine, approvate dall'assemblea regionale. Ufficialmente nella riunione di oggi non si è parlato di ulteriori criteri per la partecipazione alle primarie, ma non sarebbero emersi divieti per gli assessori in carica. Sono state per altro definite alcune specificazioni del regolamento per le primarie, già approvato dalla direzione regionale del Pd il 24 gennaio, sulla questione delle modalità di presentazione delle candidature. La direzione ha quindi approvato che il 35% delle firme dei componenti dell'Assemblea, conteggiati in 226 unità, corrisponde al quorum di 80, mentre per quanto riguarda il limite del 20% degli iscritti, è stato approvato che, delle 2.000 necessarie, ne vengano raccolte almeno 200 per ogni provincia.

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