L'analisi del professor Fiori: «Le curve parlano chiaro: contagi zero o quasi nelle Marche il 18 maggio»

L'analisi del professor Fiori: «Le curve parlano chiaro: zero contagi nelle Marche il 18 maggio»
L'analisi del professor Fiori: «Le curve parlano chiaro: zero contagi nelle Marche il 18 maggio»
di Lorenzo Sconocchini
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Mercoledì 22 Aprile 2020, 04:05

ANCONA - Alla fine del lockdown, tra due settimane, solo 1 tampone su 50 testati nelle Marche dovrebbe dare esito positivo e nove giorni dopo, sperabilmente, i nuovi contagi si avvicineranno allo zero. Alla data del 13 maggio, 80 giorni dopo l’inizio dell’emergenza sanitaria del Covid-19, il virus dovrebbe quasi smettere di circolare nella nostra regione, a patto però che le regole del distanziamento sociale, tra mascherine e distanze minime, continuino a essere rigorosamente rispettate anche dopo la fine della serrata, in calendario il 4 maggio.



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Non sono previsioni, come tiene a precisare l’autore dello studio, ma un’istantanea statistica (aggiornata con dati dei bollettini quotidiani della Protezione civile e del Gores Marche) elaborata dal professor Fabrizio Fiori, falconarese, studioso di Fisica Applicata, docente al Dipartimento di Scienze Cliniche, Specialistiche ed Odontostomatologiche (Di.S.C.O.) della Facoltà di Medicina dell’Università Politecnica delle Marche.
 
Dopo aver seguito all’inizio la curva dei contagi totali, dal cui andamento si nota il cambio di tendenza innescato dal lockdown nazionale, il professor Fiori ha concentrato la sua analisi soprattutto sulla curva dei contagi giornalieri rapportati al numero di tamponi fatti e su quella dei decessi. «La prima - spiega l’insegnante di Univpm - può dare un’idea di come si sta evolvendo l’epidemia, in maniera un po’ più statisticamente significativa del semplice numero dei contagi rilevati. Ma soprattutto l’andamento della curva dei decessi a mio avviso è importante: infatti, a causa della presenza degli asintomatici e di coloro che hanno sintomi lievi e non vengono sottoposti al test, il numero effettivo di persone infette è certamente diverse volte maggiore del numero ufficiale che viene fornito giornalmente dalla Protezione Civile. Con la letalità ormai accettata da tutti gli esperti intorno all’1%, basta moltiplicare per 100 il numero attuale dei decessi per ottenere una stima, sia pur grossolana, del numero reale di persone infette che si avevano 15-20 giorni fa, tempo medio che passa dal contagio alla morte».
Milioni di infetti
Con questa proiezione, considerando anche i decessi per covid non ufficiali e non conteggiati, per il professor Fiori «non è inverosimile stimare una cifra di infetti di circa 5 milioni a tutt’oggi circolanti in Italia». In ogni caso, nel grafico che delinea l’andamento nel tempo del rapporto tra contagi e tamponi per le Marche, aggiornato fino a ieri, si nota la proiezione che disegna un calo progressivo ormai iniziato al 22esimo giorno della crisi, intorno alla metà di marzo.
Negli ultimi giorni questo parametro, riferito ai campioni esaminati nelle Marche, ha ballato tra il 4 e il 6% e la progressione del trend disegnata nello studio del professor Fiori incrocia la data del 4 maggio (fine del lockdown) con una quota percentuale di contagi su tamponi tra l’1 e il 2% a seconda che si consideri la curva “gaussiana” o quella della “derivata della curva logistica”, due modelli usati per tracciare la tendenza. E la curva si avvicina alla quota zero intorno al 13 maggio.
La fotografia
«Più che di una vera e propria previsione si tratta di una fotografia della situazione attuale – precisa il professor Fiori, chiarendo di essere un fisico e non un epidemiologo e di aver applicato gli strumenti matematici standard per l’analisi di dati sperimentali -. Comunque il trend di decrescita che abbiamo al momento sembra portare verso la metà di maggio per il quasi azzeramento dei nuovi contagi, anche se è difficile prevedere con certezza quando tale azzeramento avverrà effettivamente, tenendo anche presente che si ha che fare con dati che statisticamente hanno sempre le loro normali fluttuazioni».

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