ANCONA - Alle 21 di ieri, giorno inaugurale delle prenotazioni per le vaccinazioni ai marchigiani over 80, sono arrivate 35.813 richieste (7mila solo nei primi 20 minuti), di cui 32.629 (il 91,11%) tramite il portale https://prenotazioni.vaccinicovid.gov.it e 3.184 (8,89%) attraverso il numero verde 800.009966, entrambi messi a disposizione da Poste italiane.
Ovvero il 30% dei 113mila marchigiani coinvolti in questa seconda fase di profilassi anti Covid. Al momento della prenotazione vengono comunicati luogo, data ed orario dell’appuntamento (le somministrazioni partiranno il 20 febbraio) e, una volta somministrata la prima dose, sarà subito comunicato il giorno per il richiamo.
I disguidi
Il sito web, che ha processato la maggior parte delle richieste, continua ad essere sempre attivo.
Le motivazioni
Poste italiane spiega che le difficoltà incontrate nei primi minuti – diciamo anche mezz’ora – dopo le 14 sono legate ad un problema alla linea Telecom, superato il quale il call center ha lavorato a pieno regime. Tuttavia, molti tentativi di parlare con un operatore non sono andati a buon fine. «Benvenuto nel servizio L’Italia rinasce con un fiore, vaccinazione anti-Covid 19, al momento riservato ai cittadini delle regioni Marche e Sicilia»: inizia così la terza versione di messaggio registrato ascoltata ieri, per poi proseguire con la richiesta di inserimento del Cap da parte dell’utente. Viene spiegato che la chiamata sarà girata al primo operatore disponibile. Peccato che in più di un caso non si sia appalesato nessun operatore all’altro capo della cornetta.
La lunga attesa
Dopo qualche secondo di musichetta da attesa, torna il refrain «ci scusiamo per il disagio dovuto all’intenso traffico». Passano i minuti, ma ancora nulla. Svariati tentativi dopo, in molti si sono arresi, provando a cimentarsi con la procedura online. La ragione dietro alla difficoltà di prendere la linea viene spiegata da Poste con il «fattore umano»: gli operatori hanno trovato dall’altra parte della cornetta per lo più persone anziane, che hanno chiesto rassicurazioni ed hanno impiegato tempo per comunicare i dati. Di conseguenza, mentre online in pochi click si chiude la pratica, al telefono ci vuole di più e ciò ha comportato l’intasamento delle linee. Considerando anche che ieri era il primo giorno, una avvio con il freno a mano tirato può anche essere comprensibile, sperando che già da oggi la situazione migliori. La partenza a metà del call center ha infatti generato non poche proteste tra i cittadini. Intoppo che si somma al tetris dei centri di vaccinazione - metà dei quali saranno allestiti in location diverse da quelle date dalla Regione nella conferenza stampa di martedì proprio sull’organizzazione della macchina per la vaccinazione degli over 80 – ed alla fumosa comunicazione sull’iter che si dovrà seguire per la prenotazione dell’appuntamento per gli ultraottantenni allettati, per i quali la somministrazione dovrà avvenire a domicilio.