Le Marche restano gialle con lo spettro microzone arancioni-rosse. Cinque città più a rischio, ecco quali sono

Le Marche restano gialle con lo spettro microzone arancioni-rosse. Cinque città più a rischio, ecco quali sono
di Maria Teresa Bianciardi
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Sabato 13 Febbraio 2021, 02:35 - Ultimo aggiornamento: 14 Febbraio, 10:24

ANCONA - Marche in giallo per un’altra settimana. L’ufficialità è arrivata ieri in Regione con la pubblicazione degli Rt da parte dell’Istituto superiore della sanità, anche se il mantenimento della zona era ormai nell’aria visto l’andamento dei contagi della settimana scorsa a cui i valori si riferiscono. La grande incognita riguarda invece quello che accadrà da lunedì 22 febbraio in poi, quando gli esperti di Roma dovranno decidere il peso dell’aumento dei contagi causati soprattutto da un’escalation in provincia di Ancona. 


I timori
La situazione verrà monitorata fino a domani, poi la Regione invierà tutti i dati al ministero della Salute per capire a stretto giro di posta come comportarsi già da lunedi 15. Due le ipotesi in campo: adottare la misura della microzona arancione-rossa per tutta la provincia o limitarla ai confini dei Comuni più colpiti dall’ondata pandemica. Questo soprattutto per cercare di scongiurare il ritorno ad una fascia più restrittiva in tutte le Marche che vedrebbe nuovamente la chiusura anche a pranzo di ristoranti e bar e lo stop di mostre e attività museali in maniera indistinta dopo tre settimane di respiro. Ieri, come anticipato dal Corriere Adriatico, si è tenuta in videoconferenza, una riunione convocata dal governatore Francesco Acquaroli, che ha presenziato con l’assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini, e alla dirigente del servizio Sanità, Lucia Di Furia, assieme a 14 Comuni della provincia dorica interessati da un incremento dell’incidenza dei positivi Sars-CoV-2.


Il vertice
All’incontro ha partecipato anche la Prefettura di Ancona. «Le analisi approfondite sviluppate nei Comuni più coinvolti - si legge nella nota regionale inviata a fine incontro - hanno rilevato la presenza della variante inglese, presente ancora in un numero limitato di casi, quindi di difficile associazione rispetto all’incremento rilevato nei comuni indicati.

Chiaramente questi fattori costituiscono fonte di preoccupazione e richiedono la massima attenzione».


L’obiettivo
In accordo con i tecnici della regione e i sindaci di Ancona, Jesi, Falconara, Osimo, Senigallia, Fabriano, Loreto, Sassoferrato, Castelfidardo, Camerano, Castelplanio, Chiaravalle, Montemarciano e Sirolo «si è deciso di attendere le prossime 48 ore per poter avere una visione precisa e completa dei dati dell’intera settimana». Con la visione chiara della situazione il report verrà inviato e valutato insieme al ministero e all’Istituto Superiore di Sanità per una lettura più approfondita. L’obiettivo: «Concertare l’eventuale e concreta necessità di adottare misure più restrittive a tutela della popolazione». 


Le città ai raggi X
Sotto osservazione soprattutto Osimo, Castelfidardo, Loreto, Jesi, Sassoferrato dove in particolare verranno effettuate analisi approfondite alla ricerca delle varianti inglese, brasiliana e sud africana mentre è stato rilevato anche un sensibile abbassamento dell’età media dei contagiati. I sindaci in particolare hanno chiesto di fare lo screening in tutte le scuole ma la Regione ha risposto che al momento non è possibile visto che tutto il personale è impegnato con la profilassi vaccinale anti Covid. Ma d’accordo con il presidente Acquaroli scriveranno al Governo per chiedere una attenzione particolare per il territorio in questo momento.


La comunicazione
Ieri pomeriggio il governatore ha voluto comunicare in prima persona il mantenimento della zona gialla almeno fino a domenica 21 febbraio: «Anche la prossima settimana - ha scritto sulla sua pagina Facebook - le Marche saranno in zona gialla. Raccomando di continuare a prestare la massima attenzione, in particolare nelle zone dove il contagio sembra riprendere». Un appello al buon senso in un momento delicatissimo per la pandemia da Covid in regione.

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