Bimbi, anziani e disabili: il piano della ripartenza avrà i servizi scaglionati

Bimbi, anziani e disabili: il piano della ripartenza avrà i servizi scaglionati
Bimbi, anziani e disabili: il piano della ripartenza avrà i servizi scaglionati
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Giovedì 30 Aprile 2020, 03:55

ANCONA  - Una riapertura tanto urgente quanto difficile da organizzare. Regione Marche e sindaci parlano con un’unica voce quando dicono che non è più procrastinabile la riattivazione di servizi sociali e sociosanitari – dai centri diurni per anziani e disabili, ai centri estivi per i più piccoli, passando per i centri anti violenza – rimasti sospesi nei mesi di pandemia, ma sulle modalità di contenimento del contagio si sta ancora ragionando. Così come sulle date di riapertura dei vari servizi, che con ogni probabilità saranno scaglionate. Ieri se ne sarebbe dovuto discutere al direttivo dell’Anci, ma dato che il governatore Luca Ceriscioli non è potuto essere presente, l’argomento è stato posposto e nel prossimo incontro si deciderà anche se dare al calendario un’omogeneità a livello regionale oppure lasciare autonomia agli Ambiti territoriali sociali ed ai Comuni.

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Intanto però, le amministrazioni cittadine stanno lavorando per inviare a palazzo Raffaello le misure che intendono adottare e che andranno a comporre il Piano territoriale, contenente anche modalità operative dettagliate e indicazioni sulla sicurezza sanitaria, condivise con Asur e Ats. «La riapertura da noi sarà graduale – fa sapere l’assessora ai Servizi sociali di Pesaro, Sara Mengucci –: per i centri diurni per disabili, ad esempio, si ripartirà a piccoli gruppi, ma non abbiamo ancora stabilito la data. Avevamo però già riorganizzato il servizio, personalizzando l’intervento anche a seconda del contesto familiare, attraverso la comunicazione a distanza». Nel lungo elenco di servizi che la città si appresta a riaprire, anche quello di assistenza domiciliare «mai interrotto del tutto: nei casi più critici, non molti, è continuato. Per il resto, lo riattiveremo in due step, una prima fascia dall’11 maggio ed una dal 18, ovviamente dotando tutti dei Dpi».

Un aspetto, quello dell’assistenza domiciliare a disabili ed anziani, di primaria importanza anche per il sindaco di Ascoli Marco Fioravanti, che punta «a farla ripartire il prima possibile, così come i centri diurni perché quelli che erano gli utenti iniziano a manifestare una grande sofferenza». Tema caldo è poi quello dei centri estivi e dei servizi per i minori, con i genitori che a stretto giro di posta torneranno a lavorare e non sapranno a chi affidare i figli. Sia Pesaro che Fermo stanno ragionando sull’idea di utilizzare i parchi e gli spazi aperti in modo tale da facilitare il distanziamento, anche se sarà complicato far capire la misura soprattutto ai più piccoli. Il sindaco fermano Paolo Calcinaro, però, individua la priorità nei servizi domiciliari per disabili ed anziani «per i quali stiamo approntando protocolli basati sulla distribuzione dei dispositivi di protezione e sull’accettazione della riattivazione del servizio sia da parte degli operatori che delle famiglie. Inoltre, abbiamo proposto alla Regione di farci riprendere subito tutti i tirocini di inclusione sociale e di rimuovere il blocco su quelli nuovi».

Richieste alla Regione che il primo cittadino di Macerata Romano Carancini ha tradotto in un appello a «garantire risorse perché riaprire non sarà come prima: servono i Dpi, più personale e per più tempo, in modo tale da gestire i servizi in piccoli gruppi. Penso ai centri estivi: non si possono più tenere insieme 25 bimbi ed i genitori ci chiedono che partano il prima possibile perché in molti già dal 4 maggio tornano a lavorare. Per garantire lo standard del servizio servono risorse ed i Comuni sono già in difficoltà a causa delle mancate entrate». Per Carancini, il primo punto di intervento sarà quello sulla disabilità, «la parte più fragile e senza voce della comunità: ci concentriamo sulla ripartenza di commercio ed imprese, ma troppo spesso ci si dimentica di loro». Un’urgenza, quella di 
far ripartire i servizi socio-sanitari, sottolineata anche dalla fascia tricolore di Ancona, Valeria Mancinelli, secondo cui «la parola chiave è il “come”. Servono proposte serie e ci stiamo già lavorando». 

In base alle indicazioni del Dpcm del 26 aprile, tra i servizi che potranno essere riattivati, oltre a quelli fin qui citati, ci sono le ludoteche, i servizi di assistente familiare/badante, attività varie di sostegno alla longevità attiva, il servizio Civile volontario per anziani, gli sportelli informativi per cittadini stranieri provenienti da paesi terzi, i servizi mediazione interculturale, i servizi diurni per persone prive di dimora.

Per la salute mentale si prendono in considerazione i servizi di sollievo, di ascolto delle famiglie, gli interventi integrativi di promozione, accompagnamento e tutoraggio degli inserimenti lavorativi, le attività di integrazione sociale.

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