Dopo il Saltarello è arrivata la legge sui cavalli del Catria, in consiglio regionale tutto il resto può attendere. La stoccata di Santarelli

Il consigliere regionale Luca Santarelli
Il consigliere regionale Luca Santarelli
di Maria Teresa Bianciardi
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Mercoledì 27 Aprile 2022, 04:00 - Ultimo aggiornamento: 28 Aprile, 10:07

ANCONA - Il discorso a braccio arriva dopo due ore di fitta discussione in consiglio regionale sulla mozione inserita d’urgenza e dedicata al caso Mangialardi e alla sua storia su Instagram rimbalzata a livello nazionale. Luca Santarelli si guarda intorno e chiede attenzione tra il mormorio generale: «Vorrei chiedere al Consiglio di uscire da questa discussione che si sta protraendo per riuscire invece a discutere di temi delicati per i marchigiani che rappresentiamo». Il consigliere senigalliese di Rinasci Marche prende la palla al balzo per redarguire un’Assemblea che tiene nel limbo «mozioni ed interrogazioni che trattano il bene comune, come la sanità».

 
I distinguo
Un discorso accalorato - dove inserisce anche la difesa al suo ex sindaco («si tratta di una storia che evapora dopo 24 ore, esagerato discutere una mozione») - che però non viene colto per ulteriori 40 minuti, fino alla votazione del documento. A quel punto si va avanti e poco dopo l’ufficio stampa della Regione annuncia in pompa magna l’approvazione della legge - passata all’unanimità - per la tutela e la valorizzazione del cavallo del Catria. Che fa il paio con quella sul Saltarello, presentata dalla Lega, discussa e votata lo scorso ottobre ma che ha incassato il no di Pd, M5S e RinasciMarche.


Il confronto
Due norme a tutela della tradizione e delle peculiarità marchigiane, ma che stonano - e non poco - con l’appello di Santarelli a concentrarsi sulle esigenze di una regione che fa i conti con la ricostruzione post sisma ancora al palo, un’economia bloccata dalla guerra ed una pandemia che è ancora presente nonostante l’allentamento delle misure.

La riflessione sorge spontanea, dopo 12 giorni di stop e la pausa pasquale in mezzo: il consigliere di RinasciMarche ha spezzato la lancia tra undici interrogazioni, una interpellanza e sette mozioni. Ovviamene alla fine della seduta settimanale, molte sono rimaste indietro. Tutte le mozioni per esempio, tra cui il potenziamento della Questura di Ancona, le centrali telefoniche Asur per migliorare il servizio utenza, la riorganizzazione delle risorse del servizio di Emergenza 118. Ma anche diverse interrogazioni e pure l’interpellanza sulla gestione dei rifiuti in regione. Un po’ perché gli assessori Aguzzi e Saltamartini non erano presenti in Aula, un po’ perché alle 17 l’Assemblea ha iniziato a dare segni di cedimento, tanto che alla fine il consigliere Marinelli (Lega) ha messo ai voti il rinvio alla seduta successiva e il Consiglio ha chiuso in gran fretta i battenti. Per dirla alla Santarelli: «Ognuno di noi rappresenta un territorio con bisogni e necessità e in questo momento molti marchigiani cambierebbero canale». 


L’atto
Per la cronaca, invece, la legge dedicata ai cavalli del Catria presentata dal consigliere Giacomo Rossi andrà a finanziare «in accordo con le associazioni di allevatori e di categoria, alcune attività di promozione e di tutela del cavallo del Catria come ad esempio, la Fiera nazionale del cavallo di Chiaserna e la partecipazione dei nostri cavalli ad altre fiere». Il resto può attendere.

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