ANCONA - Il discorso a braccio arriva dopo due ore di fitta discussione in consiglio regionale sulla mozione inserita d’urgenza e dedicata al caso Mangialardi e alla sua storia su Instagram rimbalzata a livello nazionale. Luca Santarelli si guarda intorno e chiede attenzione tra il mormorio generale: «Vorrei chiedere al Consiglio di uscire da questa discussione che si sta protraendo per riuscire invece a discutere di temi delicati per i marchigiani che rappresentiamo». Il consigliere senigalliese di Rinasci Marche prende la palla al balzo per redarguire un’Assemblea che tiene nel limbo «mozioni ed interrogazioni che trattano il bene comune, come la sanità».
I distinguo
Un discorso accalorato - dove inserisce anche la difesa al suo ex sindaco («si tratta di una storia che evapora dopo 24 ore, esagerato discutere una mozione») - che però non viene colto per ulteriori 40 minuti, fino alla votazione del documento. A quel punto si va avanti e poco dopo l’ufficio stampa della Regione annuncia in pompa magna l’approvazione della legge - passata all’unanimità - per la tutela e la valorizzazione del cavallo del Catria. Che fa il paio con quella sul Saltarello, presentata dalla Lega, discussa e votata lo scorso ottobre ma che ha incassato il no di Pd, M5S e RinasciMarche.
Il confronto
Due norme a tutela della tradizione e delle peculiarità marchigiane, ma che stonano - e non poco - con l’appello di Santarelli a concentrarsi sulle esigenze di una regione che fa i conti con la ricostruzione post sisma ancora al palo, un’economia bloccata dalla guerra ed una pandemia che è ancora presente nonostante l’allentamento delle misure.
L’atto
Per la cronaca, invece, la legge dedicata ai cavalli del Catria presentata dal consigliere Giacomo Rossi andrà a finanziare «in accordo con le associazioni di allevatori e di categoria, alcune attività di promozione e di tutela del cavallo del Catria come ad esempio, la Fiera nazionale del cavallo di Chiaserna e la partecipazione dei nostri cavalli ad altre fiere». Il resto può attendere.