Andreea, il fidanzato indagato per omicidio. Nuova accusa per Gresti, oggi l’analisi sui resti del corpo ritrovato a Castelplanio

Nel marzo del 2022 c'erano state delle ricerche senza esito in quel casolare

Andreea, il fidanzato indagato per omicidio. Nuova accusa per Gresti, oggi l’analisi sui resti del corpo ritrovato a Castelplanio
Andreea, il fidanzato indagato per omicidio. Nuova accusa per Gresti, oggi l’analisi sui resti del corpo ritrovato a Castelplanio
di Federica Serfilippi
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Lunedì 22 Gennaio 2024, 01:45 - Ultimo aggiornamento: 23 Gennaio, 07:04

CASTELPLANIO Ora l’accusa è pesantissima. E pesa come un macigno su Simone Gresti, rimasto sempre l’unico indagato nell’inchiesta avviata dalla procura di Ancona per cercare di risolvere il giallo attorno alla scomparsa della 27enne romena Andreea Rabciuc. Con il ritrovamento dello scheletro nel casolare di Castelplanio e gli indumenti compatibili con quelli indossati dalla ragazza al momento della scomparsa, la posizione di Gresti si è aggravata. La pm Irene Bilotta gli ha contestato anche l’omicidio volontario. In un primo momento, erano due i reati che guidavano l’indagine: spaccio di stupefacenti e sequestro di persona. 

L’avviso

La nuova accusa è stata formalizzata ieri sera, quando al 44enne Gresti è arrivata la notifica degli accertamenti che si svolgeranno oggi pomeriggio sui resti del corpo che - gli inquirenti sono sicuri di questo - appartengono alla campionessa di tirassegno cresciuta in Vallesina e di cui si erano perse le tracce all’alba del 12 marzo del 2022, dopo un festino a cui aveva partecipato con il fidanzato Simone e due amici.

Il luogo: una roulotte a ridosso di una casa di campagna, sulla Montecarottese, a circa un chilometro dal casolare dove sono stati ritrovati i resti dello scheletro dal proprietario della struttura, andato lì per raccogliere della legna. Il professor Adriano Tagliabracci dell’ospedale di Torrette dovrà analizzare le ossa, i filamenti dei capelli, estrapolare il Dna e cercare di risalire alle cause della morte. Ma non solo: verificare anche il periodo del decesso e se il corpo sia stato spostato. Perché questo è un altro capitolo del giallo. Stando a quanto emerso finora, in quel casolare si erano concentrate le prime ricerche degli investigatori. Le ossa erano in una parte diroccata della casa, pericolante e con il tetto quasi a ridosso del pavimento. Una situazione al limite, tanto che la legnaia aveva la porta sbarrata e accessibile agli estranei solo da una finestra rotta sul retro, che dà in aperta campagna.

Le ipotesi

Le ipotesi sono due: o le ricerche non si erano soffermate su quella stanza, oppure il cadavere è stato spostato in un secondo momento. Ieri, intanto, sono proseguiti i rilievi nel casolare e continueranno anche oggi. A partecipare, oltre ai carabinieri, al pm e al consulente informatico Luca Russo, anche i rappresentanti della difesa di Gresti: l’avvocato Emanuele Giuliani e Andrea Ariola, titolare dell’agenzia Servizi Investigativi, i quali hanno eseguito i loro accertamenti con tanto di reportage fotografico dell’area. Gresti ha sempre respinto le accuse: non ha fatto del male ad Andreea. Si è detto «devastato» dalla notizia del rinvenimento delle ossa. Credeva la ragazza ancora viva. La mattina del post party c’era stata una discussione. L’ennesima. «Poi lei si è incamminata sulla Montecarottese» la versione del fidanzato, che si era tenuto il cellulare della 27enne, cancellando parte del contenuto e consegnandolo ai carabinieri qualche giorno dopo. Con l’avvio dell’inchiesta, le prime ipotesi di reato: il sequestro di persona e lo spaccio, riconducibile - sospetta la procura - proprio alla notte del festino. Da ieri, il nuovo reato, ovviamente tutto da dimostrare: omicidio volontario.

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