Primari in fuga da Torrette, la versione del dg Gozzini: «La Zuccatosta via perché Gasparini l'ha lasciata sola»

Primari in fuga da Torrette, la versione del dg Gozzini: «La Zuccatosta via perché Gasparini l'ha lasciata sola»
Primari in fuga da Torrette, la versione del dg Gozzini: «La Zuccatosta via perché Gasparini l'ha lasciata sola»
di Armando Gozzini*
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Martedì 2 Aprile 2024, 02:25 - Ultimo aggiornamento: 3 Aprile, 15:38

Caro direttore,

piove ma non è colpa di Andreotti. È una caduta di stile dal sapore politico quella del professor Gasparini. Perché è proprio sua la colpa, perché è proprio lui che ha lasciato sola la dottoressa Zuccatosta per andare al San Raffaele, per propri ancorché legittimi interessi professionali. E qui mi vedo costretto, mio malgrado, a replicare alla lettera uscita il giorno di Pasqua che mi ha chiamato in causa. Rispondo in prima persona, senza fare ricorso però a un tutor o alla mamma e questo per ripristinare un po’ di verità, che questa grande Azienda ospedaliera universitaria e la sua utenza si merita. Mi spiace deludere il Professore sul fatto che io mandi via o crei il modo perché qualcuno o qualcuna vada via, per qualunque ragione che non sia comunque per scelte personali.

Lasci perdere il clima, nelle diverse e numerose posizioni della mia carriera professionale ho sempre considerato di grande importanza tra le priorità il clima e il benessere lavorativo.

Sono positivo e ottimista di natura. Mi sono occupato di socio sanitario e di servizi alla persona da sempre - Gasparini si informi - la persona è il mio “centro”. Quando sono arrivato in questa azienda come direttore generale - era il febbraio 2023 - ho appreso dai giornali che pur avendo ancora un incarico presso la nostra Azienda, Gasparini sarebbe andato, come poi è successo, a svolgere la sua attività presso il prestigioso San Raffaele, struttura privata accreditata che è in forte competizione per mobilità passiva proprio con la nostra Azienda. Nessuno ha costretto il Prof Gasparini ad andar via, se non la necessaria opzione tra la nostra azienda e il San Raffaele, ergo è stata una sua scelta e un suo interesse decidere. E soprattutto: non prenda le difese della dottoressa Zuccatosta che ha l’età per dire la sua e le cui condizioni lavorative sono immutate (a parte che Gasparini ci ha lasciato e ha scelto il San Raffaele).

Sbagliato usare il piano professionale e la solita tiritera sulla sempre troppo citata sanità, che si presta poi a facili strumentalizzazioni politiche. Io sono qui da poco, ma grazie alle richieste che abbiamo fatto con il collegio di direzione oggi unito, abbiamo portato a casa (grazie anche alla Regione), l’aumento della pianta organica, ferma da 20 anni, ho reso immediato il concorso per 3 primariati fermi da anni, mi appresto a bandirne altri 10 per i prossimi pensionandi, abbiamo ulteriormente superato gli innumerevoli contenziosi e proroghe amministrative, la qualità delle cure che nel 2023 sono migliorate rispetto al passato, come dati di esito nazionale e così insieme anche ad altri e diversi obiettivi raggiunti. Abbiamo finalmente integrato quel clima tra ospedalieri e universitari che è la base dello spirito di una Azienda. Stiamo riscrivendo l’atto aziendale che prende spunto da una nuova legge regionale, che ho visto nascere e da un Piano socio sanitario nuovo che rilancia le reti cliniche e non le nicchie o le identità personali.

Insomma Gasparini stia tranquillo che sia le strategie cliniche che quelle operative e gestionali sono condivise dal governo clinico. Stia tranquillo per la dottoressa Zuccatosta, qui ci sarà sempre posto come Azienda integrata. Se la Zuccatosta vuole fare questa esperienza in una piazza nuova, avendo sempre e solo lavorato ad Ancona, questo la aiuterà. E se lei vorrà un giorno, potrà tornare qui a portare nuove esperienze in tutta l’area pneumologica integrata e a cui io non ho mai fatto mancare e farò mai mancare risorse economiche e personale. Il clima si crea soprattutto se - quando si è al comando - non si abbandona la nave né con un piccolo temporale né con una tempesta, a meno che le ragioni siano altre, magari personali. Non accampiamo scuse o giustificazioni, non ci crede nessuno, e se davvero Gasparini e i suoi allievi hanno fatto scuola dopo 30 anni di lavoro ad Ancona, siamo tutti tranquilli. Buon lavoro Professore, al San Raffaele o dove vorrà andare.

*Direttore generale dell’azienda Ospedali Riuniti

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