Capitale della cultura, Ancona bocciata. Partecipate al dibattito del Corriere Adriatico: cosa ne pensate?
«Ahime', Ancona e' stata scippata da Procida - scrive Marcello Pesarini di Sinistra Italiana - , bellissima isola vicino ad Ischia e un po' di meno a Ventotene, luogo storico per la storia dell'antifascismo italiano. Potrebbe essere arrivata seconda, terza o quarta, certo è che i giornali locali hanno tuonato, e poi se la sono presa con la scarsa capacità di proporsi della città, dell'amministrazione, e via andare. Non facciamo i populisti, non è il momento. Un concorso è un concorso, come una rosa è una rosa, e non un fregarsene della povertà, accresciuta con la pandemia. Il punto potrebbe essere il seguente: se tutti i progetti saranno in parte promossi a livello nazionale per la loro qualità, e i progetti di Ancona sono di valore, perchè non portarli avanti facendoli diventare azioni?
Leggendo i progetti presentati si trovano tante realtà che, per chi ha un po' di curiosità, sono i tasselli della città meno conosciuta che si incaricano di scovare e riproporre storie, caratteri e applicazioni al presente di ciò che Ancona fu.
E saranno spettatori, coinvolgibili o no, altri anconetani autoctoni e d'importazione, che non hanno potuto incanalare le proprie energie in progetti, perchè non sempre è facile trasformare conflittualità e sofferenze in scalette di lavoro.
Qui è necessario il balzo in avanti: gli anconetani sono come le crocette, il meglio è dentro e “tocca esse boni de tiralo fori”. Ma l'incapacità di ascolto, il limite del dialogo che finisce dove termina la mia esposizione e non nell'incontro fra la mia e la tua è male che ci sopportiamo dal riflusso degli anni 80. Conosco progetti europei su Ancona città Porto d'Oriente, con tanto di esperti venuti da lontano, finiti nel nulla o quasi per una somma di autoreferenzialità, il cui unico risultato è stato di far incontrare onesti artigiani, che hanno collaborato fra di loro ma ad altri livelli.
La tendenza, questa si minoritaria e un po' provinciale, a chiamare l'esperto da fuori è tutt'ora in voga, ma se ci si crede la si può correggere.
Un ultimo punto, espressione di prospettiva di sinistra ed ecologica, l'esecuzione dei progetti può produrre occupazione e scambi di idee, a patto che dalle varie parti politiche e sociali non si prosegua per contrapposte diffidenze.
Al che gli anconetani avrebbero diritto di chiedersi cosa stiamo facendo, come quando arrivano gli operai a scavare per le fibre ottiche e molti abitanti non hanno il computer.