A Gonizzi, Scaramuzzi e Marzioni
il Premio Verdicchio d'oro

L'assessore Pieroni e il sindaco Rosini presentano l'evento
L'assessore Pieroni e il sindaco Rosini presentano l'evento
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Venerdì 18 Settembre 2015, 13:24 - Ultimo aggiornamento: 14:29
STAFFOLO - Torna a Staffolo il premio Verdicchio d'oro, giunto alla 50esima edizione.

Sabato e domenica Staffolo ospiterà quindi il Premio nazionale di Cultura enogastronomica Verdicchio d'oro, che festeggia le nozze d'oro con una mostra, un convegno e due pubblicazioni.



L'iniziativa è stata presentat ad Ancona dall'assessore al Turismo e alla Cultura della Regione, Moreno Pieroni, che la promuove assieme al Comune di Staffolo e all'Accademia italiana della Cucina "per caratterizzare - ha detto - il valore della cultura locale, del capitale umano, sociale, aziendale e paesaggistico che ruota intorno al vino più premiato d'Italia (61 riconoscimenti). Un vino - ha concluso - che s'identifica con le Marche e contribuisce a farle conoscere al mondo".



Si parte sabato con la presentazione di due pubblicazioni: "Verdicchio d'oro 50 anni", volume di foto e articoli sulla storia del Premio, e "Ricettario" di Tommaso Zaccagnini proveniente dagli archivi della famiglia Bartelucci, che raccoglie ricette del 1804. Curato da Tommaso Lucchetti e Ugo Bellesi per il Lavoro Editoriale, il libro testimonia la sudditanza nei confronti dell'imperante cucina francese, ma anche l'attenzione ai prodotti locali frutto dell'aristocrazia fondiaria dell'epoca. In giornata, anche l'inaugurazione di una mostra su Orfeo Tamburi nella sala del Capitolo della Collegiata di San Francesco appena restaurata, che riapre in questa occasione, e cena in piazza.



Domenica si prosegue con il convegno, cui parteciperanno anche i tre premiati. Sono Giancarlo Gonizzi, biblioteconomo e vice presidente di Museimpresa, Franco Scaramuzzi, già presidente dell'Accademia de Georgofili, e Franca Marzioni, chef originaria di Staffolo, che da 40 anni guida la rinomata Trattoria Monti di Roma. «Sarà un'occasione - hanno commentato il sindaco di Staffolo, Patrizia Rosini, e i coordinatore Aic Marche, Mauro Magagnini - per approfondire la storia della nostra enogastronomia, arricchita quest'anno anche da una piantina per raggiungere le 16 cantine di Staffolo, un numero molto alto se paragonato ai suoi 2.500 abitanti, e i suoi migliori ristoranti».
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