Il dibattito
La discussione è ripartita con Lorella Benedetti di FdI: «È incontestabile che Berlusconi sia stato un grande leader, a suo modo un rivoluzionario, come è incontestabile che la sua discesa in campo abbia cambiato il corso della storia dell’Italia, per un quarto di secolo ha retto la scena politica modernizzandola. Gli vanno riconosciuti innumerevoli meriti, dall’aver contributo alla crescita economica all’aver incrementato l’occupazione». Una bordata infine, Benedetti l’ha riservata al consigliere di opposizione Alberto Cicarè che il giorno prima aveva chiuso il suo intervento sperando che, «passata questa ondata, torni la ragione e qualcuno con un frullino tagli alla base il palo con l’intitolazione della via a Berlusconi». Benedetti ha detto che le parole di Cicarè sono «offensive, un incitamento all’odio e alla violenza».
Blarasin si è dimesso
Aldo Alessandrini, capogruppo della Lega (a proposito di Lega va osservato che Blarasin si è dimesso da capogruppo): «Quale esponente di centrodestra ritengo che vada innegabilmente riconosciuto e dato merito che la discesa in campo di Berlusconi abbia evitato alla nazione una deriva di sinistra».
I forzisti gridano alla vittoria
Forza Italia grida alla vittoria: «Una data da ricordare per Macerata. Nel corso dell’odierno consiglio comunale, infatti, è stata approvata all’unanimità la proposta di FI per l’intitolazione a Berlusconi di una via, piazza o luogo di primaria importanza della città - scrivono in una nota l’assessore Riccardo Sacchi, il capogruppo Sandro Montaguti, la consigliera Barbara Antolini e il commissario comunale Michele Bacchi -. Crediamo che quello di oggi sia stato un momento da incorniciare perché con questo gesto riusciamo a onorare la memoria di un uomo, imprenditore, politico, visionario che negli ultimi trent’anni ha rivestito un ruolo di primissimo piano nello scenario politico-economico del nostro Paese».
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Utilità Contattaci
Logout