Lo affermano i consiglieri comunali Vittorio Sampaolo, Andrea Mozzoni e Gianluca Gagliardini: «Dopo aver spento le luci notturne per sei mesi su tutta la città contro il caro bollette, senza aver voluto sentire ragioni, ora la Giunta apre i rubinetti e ammette di aver scherzato - scrivono i tre consiglieri di opposizione -, a questo punto è lecito domandarsi se sia stata messa a rischio l’incolumità dei treiesi soltanto per finanziare il film». Sia chiaro, proseguono, «nulla contro gli artisti che fanno il loro lavoro, sono i benvenuti e di certo renderanno pregio alla città , ma è paradossale che ciò avvenga a Treia dopo mesi di blackout “necessario” per “risparmiare 10mila euro al mese”, citiamo; e una Disfida del Bracciale, simbolo della città, improntata di conseguenza alla minima spesa, sulla generosità degli sponsor e in cui sono mancati i soldi persino per i palloni.
L'opposizione
l gruppo d’opposizione chiederà a tal scopo di spiegare in Consiglio la natura e le condizioni nel dettaglio di questa spesa. Non solo: «Per la tranquillità del riposo degli attori si è spento l’orologio del Comune, si è rivendicato al minuto (in estate) l’orario di chiusura di un locale e non contenti si è emesso un ridondante avviso diventato ormai addirittura un “meme” sui social - aggiungono ancora i consiglieri di Prima Treia -, un altro sgambetto della Giunta ai tentativi di sopravvivenza del centro storico e della città dopo un decennio di mancati investimenti verso le nuove generazioni, impianti sportivi e luoghi di socializzazione». Poi la puntualizzazione sull’avviso firmato dal Sindaco: «Siamo certi che la Polizia Locale impegnerà i suoi agenti e la video sorveglianza – come sempre fatto – per contrastare gli atti criminosi e non per correre dietro a bambini che giocano in piazza con un pallone».
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Utilità Contattaci
Logout