Morto a 12 anni in un incidente, una folla allo stadio per l'addio a Nicola. «Sei stato uno scout, esplora il Paradiso per noi»

Il funerale
Il funerale
di Carla Passacantando
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Mercoledì 22 Settembre 2021, 05:05 - Ultimo aggiornamento: 08:20

TOLENTINO - Tanti palloncini bianchi nel cielo per l’ultimo saluto a Nicola Scisciani, il dodicenne morto domenica in un incidente stradale. A lanciarli i compagni della 3° C della secondaria di primo grado della scuola “Lucatelli” al termine del rito funebre celebrato allo stadio della Vittoria. Gradinate gremite, parenti e amici hanno seguito la funzione dalla pista di atletica davanti all’altare e al feretro.

La bandiera degli scout stesa sopra la bara, che ha fatto ingresso allo stadio portata a spalla dagli amici scout e accompagnata da un lungo applauso. Gli scout in divisa e seduti a terra e, tra loro, anche Alessandro, il fratello di Nicola dimesso dall’ospedale. Anche lui era in auto quando si è verificato il tragico l’impatto. Davanti a feretro c’erano i genitori di Nicola, mamma Maria Luisa e il papà Silvano straziati dal dolore. La funzione è stata concelebrata dal priore della basilica di San Nicola, padre Gabriele Pedicino, con i sacerdoti delle parrocchie cittadine. Tutti in veste bianca. «Eri un bravo scout – ha detto nell’omelia padre Pedicino - ma la messa non ti piaceva tanto. Guarda oggi che hai combinato, quanta gente hai raccolto proprio per celebrare una messa. Dal cielo oggi puoi finalmente catechizzarci tutti su quanto è importante ciò che stiamo celebrando. Ora la messa la vedi con gli occhi di chi abita in cielo. Adesso sai che non c’è cosa più bella, più importante, più forte dell’Eucarestia. Ti chiediamo di sussurrarlo al cuore di ciascuno di noi. Nicola lo conoscevo appena. Era un piccolo uomo di pace. Un ragazzo sorridente, gioioso. Nicola, tu che sei stato esploratore guida, esplora il Paradiso e poi diventa guida per noi sacerdoti ad essere uniti, fedeli alla nostra vocazione, per i tuoi genitori perché possano vivere bene, per tutti gli amici per aiutarli a scoprire. Esploratore guida aiutaci dal cielo» Al termine della funzione un susseguirsi di messaggi. «Caro Nicola, per me, per tutta la nostra famiglia eri come un fratello. Abbiamo passato bellissimi momenti. Sei anni fa abbiamo iniziato con gli scout insieme, sapevamo che saremmo diventati veri amici. È stato come se un pezzo della famiglia si fosse spezzato però so che sarai sempre nei nostri cuori» ha detto Matteo, il migliore amico. Una compagna di classe, Lavinia, ha letto i ricordi dei compagni «Caro Sciscio, siamo tutti qui per te, che sei la persona più sorridente, divertente, gentile, altruista, generosa, della classe. Ci manchi moltissimo. Eri tu la luce che illuminava la stanza, speriamo che ovunque tu sia, stia benissimo ti meriti tutto il mondo». 
Un’amica del 12enne e della famiglia ha aggiunto: «Ciao Niki, così ti ho salutato sabato sera e tu hai risposto un po’ assonnato, ma col solito sorriso, anche quella sera hai accettato di darti da fare per aiutare qualcuno.

Quante volte ti ho visto farlo». Anche il sindaco Giuseppe Pezzanesi è intervenuto: «La famiglia di Nicola ha dimostrato in queste ore, pur dilaniata, un grande coraggio, una forza interiore e una fede che non sono raggiungibili. So quanto sia difficile trovare la ragione di tutto ciò». Sulla gradinata gremita gli amici hanno appeso un cartellone: «Nico sei stato, sei e sarai: felicità, solarità, lealtà, empatia, altruismo, coraggio, rispetto, educazione e simpatia allo stato puro!», e la foto di gruppo insieme a Nicola.

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