Il quadro elettrico scardinato
La stanza era aperta, di fronte qualcuno circa un mese fa aveva scardinato il quadro elettrico e aveva segato il lucchetto che chiudeva il container blu usato per lo stoccaggio della merce - materassi, brandine e cuscini – (fatto questo già denunciato all’epoca). Il responsabile della Protezione civile ha immediatamente chiamato l’assessore alla Ricostruzione Flavia Giombetti e il sindaco Mauro Sclavi che sono intervenuti nel giro di pochi minuti. «Quando siamo arrivati siamo rimasti basiti – ha affermato l’assessore Giombetti -. La presenza di droga è gravissimo. Che poi l’accesso nell’area non è libero, c’è un servizio di vigilanza, quindi chi ha portato la droga è qualcuno che sta lì dentro. Quel posto non ha più motivo di esistere, non c’è più l’emergenza, continuerò in maniera ancora più assidua a prodigarmi a chiudere quell’area. Nel frattempo i controlli continueranno e saranno più incisivi».
Ieri intanto la giunta comunale di Tolentino ha approvato l’atto di indirizzo che dovrà consentire l’alienazione e la dismissione dei moduli abitativi del villaggio dei container, per l’alienazione è previsto un introito di 700 euro per modulo singolo e di 1.300 euro per modulo doppio, mentre per l’alienazione dei moduli residuali avverrà attraverso una proposta a soggetti che operano nel settore edilizio con offerta a stock.
La vendita
«La vendita dei container – ha spiegato l’assessore comunale Giombetti - è un atto dovuto. I costi di gestione dell’area sono molteplici e onerosi per il nostro ente e non sono da sottovalutare i costi per la manutenzione dei container, che, dopo la scelta fatta dalla precedente amministrazione, sono completamente a carico del Comune».
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