Nuove spycam in arrivo a Recanati, il sindaco Bravi: «Ma si punti anche sull’educazione»

Nuove spycam in arrivo a Recanati, il sindaco Bravi: «Ma si punti anche sull’educazione»
Nuove spycam in arrivo a Recanati, il sindaco Bravi: «Ma si punti anche sull’educazione»
di Giulia Sancricca
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Sabato 13 Gennaio 2024, 05:10 - Ultimo aggiornamento: 11:41

RECANATI Nuove spycam in arrivo nella città leopardiana. Il prossimo investimento riguarda il quartiere di Castelnuovo per il quale l’amministrazione, guidata dal sindaco Antonio Bravi, ha investito 12mila euro. «Finalmente - commenta il primo cittadino - entro il mese di gennaio sarà definitivamente installata la nuova telecamera di videosorveglianza a Castelnuovo».

L’iter

Bravi spiega le difficoltà riscontrate nell’iter: «Non è stato facilissimo - ammette - perché per installare una telecamere spendiamo una cifra di molto superiore a quella che di solito è necessaria. Abbiamo dovuto fare un impianto elettrico lungo 150 metri e anche il collegamento wi-fi era difficoltoso perché ci sono zone coperte in cui non basta la sola telecamera». Ma questo non è l’unico intervento in programma a Recanati. I prossimi riguarderanno una delle zone che spesso vengono prese di mira dai vandali: Villa Teresa. «In questo caso - spiega il sindaco - al Parco del Concilio c'è già un sistema di videosorveglianza ma va migliorato perché con quello attualmente esistente non riusciamo a individuare gli autori che commettono atti vandalici. I lavori previsti riguardano la rimozione della spycam esistente e l’installazione di due nuove telecamere».

L’obiettivo, poi, è quello di installare anche i dispositivi Ocr in grado di intercettare le targhe dei mezzi e controllare anche eventuali coperture assicurative e revisioni. «Di queste in tutto ne abbiamo già cinque e sono posizionate nelle principali strade di accesso alla città.

Abbiamo programmato di aggiungerne una a Villa Musone dove attualmente non c'è». Guardando al futuro, Bravi annuncia che «altre zone in cui è in programma l’installazione dei dispositivi sono il Giardino delle Parole Interrotte e il quartiere di Spaccio Fuselli».

In totale, al momento, la città leopardiana conta circa 80 telecamere a cui si dovranno aggiungere quelle annunciate dal sindaco Bravi. Ma secondo l’amministrazione, sul fronte della sicurezza, le spycam non sarebbero l’unico strumento per la prevenzione e la repressione di reati o atti vandalici. «Il territorio è ben coperto dal sistema di videosorveglianza - aggiunge -. Siamo tutti d'accordo che sia uno strumento utile, ma non possiamo pensare che tutto il territorio sia video sorvegliato. Potrebbe esserci comunque una zona scoperta dove si verifica un reato. Ecco perché vogliamo lavorare anche sulla formazione: in alcune zone dove ci sono situazioni di atti vandalici di giovani e giovanissimi abbiamo anche implementato un sistema di controllo con gli educatori di strada. Bisogna sempre agire su più fronti, non solo sull’aspetto repressivo ma anche su quello educativo e della prevenzione».

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