Le righe d’amore della moglie di Pierini: «Vivrò con la forza che solo tu mi darai»

Attilio Pierini
Attilio Pierini
di Emanuele Pagnanini
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Giovedì 24 Dicembre 2020, 03:25

PORTO RECANATI - «...E dal primo istante che ti ho visto già sentivo nel mio cuore che saresti stato l’amore della mia vita... per sempre». Leggere quest’ultima riga è quasi impossibile senza asciugarsi gli occhi. Una dichiarazione d’amore come poche, firmata da Francesca Polli e dedicata al suo Attilio. Il cognome è Pierini, giocatore di basket di Porto Recanati, ultima stagione alla Rossella Virtus di Civitanova dopo gloriosi anni a Recanati in A2.

Francesca ha visto la morte in faccia sei mesi fa, il 23 giugno: la stava aspettando all’ingresso del traforo del Gran Sasso. Alla guida dell’auto, su quel tratto dell’A24, c’era proprio Attilio. Per lui, quell’incidente, è stato fatale.
«Sono qui. Se lo sono è per merito tuo amore mio. Sì, mi hai salvata! Soltanto tu potevi farlo e noi sappiamo il perché. Sai anche che in questo momento vorrei stare con te, ovunque tu sia. Il nostro amore è così forte, unico e raro che non hai voluto portarmi via con te in questo modo, hai tentato l’impossibile per salvarmi, riuscendoci». Francesca si è svegliata da sola sul letto di un ospedale dopo una lunga convalescenza. «Mi ripetevi sempre che per te non esistono cose impossibili da fare, lo so perché me lo dimostravi tutti i giorni. Ma ora ne ho la conferma più che mai. Il mio desiderio più grande resterà sempre quello di poterti riabbracciare e continuare a prenderci per mano, questa volta per l’eternità. Arriverà quel giorno e sarà bellissimo. Nell’attesa, se così hai deciso, non voglio deluderti. Cercherò di sopravvivere aggrappandomi alla forza che solo tu hai e mi trasmetterai in questa vita terrena. La vera felicità ci è stata concessa per troppo poco tempo, avevamo una vita davanti da vivere insieme, ma in tutti questi anni è stata vissuta così intensamente che nemmeno questo potrà mai cancellarla. A te che l’amavi così tanto, ti è stata strappata via troppo presto, ci è stata strappata via, nonostante io ci sia ancora si è portata via anche la mia, la nostra. Niente potrà mai colmare la tua assenza perché sei da sempre stato tutto per me. Dal giorno che ci siamo conosciuti, quel 25 agosto di 15 anni fa, non siamo mai stati un giorno senza vederci o sentirci. Se tra miliardi di persone ci siamo scelti, abbiamo fatto tanti sacrifici per stare insieme e alla fine siamo arrivati a coronare il nostro sogno d’amore con il matrimonio, il secondo giorno più importante e bello della mia vita dopo il nostro primo incontro». 
«Oggi sono sei mesi che non sei con me - conclude la lettera - e non riesco a immaginare di passarne altri così.

Questa foto l’abbiamo scattata mentre osservavamo il mare di notte in quella indelebile estate 2005. Avrei compiuto da lì a poco 18 anni. Ero ancora una ragazzina, in vacanza a Porto Recanati con i genitori, fino a quando un giorno incontrai te...e dal primo istante che ti ho visto già sentivo nel mio cuore che saresti stato l’amore della mia vita... per sempre».

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