MUCCIA Irruzione in un container nella notte di San Valentino: in quattro finiscono al pronto soccorso, altri quattro, gli aggressori, sono stati individuati e denunciati a piede libero dai carabinieri per lesioni personali gravi. A scatenare la violenza, in base a quanto ricostruito dagli investigatori, sarebbero stati i toni alti delle vittime mentre giocavano a carte che avrebbero infastidito gli aggressori.
I fatti
Tutto è accaduto la notte di mercoledì scorso quando i carabinieri della Stazione di Serravalle di Chienti con l’ausilio delle altre pattuglie della Compagnia di Camerino guidata dal capitano Angelo Faraca sono intervenuti a Muccia per sedare una violenta aggressione compiuta da quattro operai di origine moldava nei confronti dei loro colleghi di origine romena.
Da quanto ricostruito dai militari, verso le ore 23 nei pressi di piazza Ghisone, all’interno dei container lì collocati e che ospitano gli operai che partecipano alla ricostruzione dopo il terremoto del 2016, i moldavi avrebbero fatto irruzione nel container che ospita gli operai romeni perché, a loro dire, sarebbero stati infastiditi dai romeni che in quel momento erano intenti a giocare a carte e a parlare a voce alta. Dalle parole si sarebbe passati rapidamente alle vie di fatto e gli aggressori, di età compresa tra i cinquantacinque e i venti anni, avrebbero colpito ripetutamente i romeni provocando loro diverse ferite.
L’intervento
Provvidenziale è stato il tempestivo intervento dei carabinieri che con il loro arrivo hanno costretto i moldavi alla fuga. Per gli aggrediti è stato richiesto l’intervento di ambulanze dal vicino ospedale di Camerino e i sanitari dopo aver prestato le prime cure sul posto, li hanno successivamente trasportati al pronto soccorso per eseguire ulteriori accertamenti. Per i quattro romeni, di età compresa tra i quarantasei e i venticinque anni, i sanitari hanno disposto una prognosi variabile che va dai venticinque ai sette giorni. A seguito della violenta aggressione i militari hanno avviato una mirata attività investigativa che si è protratta per l’intera notte e che ha consentito di individuare i presunti responsabili e ricostruire la dinamica dei fatti nonostante la ritrosia dei protagonisti. I quattro operai moldavi sono stati deferiti in stato di libertà per il reato di lesioni personali gravi.