Il sindaco Cecoli e la moglie fanno ritorno a casa dopo la battaglia con il Covid

Il sindaco Cecoli e la moglie fanno ritorno a casa dopo la battaglia con il Covid
Il sindaco Cecoli e la moglie fanno ritorno a casa dopo la battaglia con il Covid
di Monia Orazi
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Giovedì 29 Aprile 2021, 07:50

MONTE CAVALLO -  Il comune più piccolo delle Marche ha di nuovo il sindaco a casa, dopo un mese passato a combattere con il Covid, insieme alla moglie. Ieri pomeriggio Pietro Cecoli e la moglie Giovanna Testiccioli, che sono rimasti fianco a fianco ricoverati all’ospedale di Macerata, sono rientrati nella loro casa a Pantaneto.

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Ad accoglierli i nipotini e la figlia Federica che ha dato a tutti la notizia sui social, postando una foto dei genitori, sorridenti dal divano di casa:  «Bentornati a casa.

Dopo un mese di paure, di pianti, anche questa brutta avventura è passata. Grazie a tutte le persone che ci sono state vicine, chi con una chiamata, chi con un messaggio e grazie anche a quelle persone che non si sono fatte sentire, perché ho capito veramente chi sono e un grazie in assoluto va a tutto il personale dell’ospedale di Macerata perché sono stati veramente eccezionali». 


Il primo cittadino, sempre attivo sui social, ha rilanciato la notizia sul suo profilo ed è stato sommerso da una pioggia di commenti di benvenuto e di auguri di una buona convalescenza. Il primo aprile scorso era stato lo stesso Cecoli a rendere noto di essere positivo al Covid 19. Aveva scritto di essere positivo e di voler continuare a lavorare da casa, di averlo fatto per trasparenza. Inizialmente Cecoli non aveva avuto sintomi gravi, solo un lieve malessere e la febbre. Circa una settimana dopo, un peggioramento nei sintomi e la saturazione a bassi livelli, hanno costretto i medici a far ricoverare sia lui che la moglie, prima nel reparto di medicina d’urgenza per qualche giorno, poi hanno condiviso la stessa stanza di ospedale, nell’ex palazzina malattie infettive a Macerata.


Direttamente dal reparto, non appena si è sentito meglio, Cecoli ha avuto subito parole di ringraziamento per tutto il personale in servizio, dai medici, agli infermieri, agli operatori sanitari, sottolineando quanto la loro umanità e abnegazione verso il lavoro, non li abbia fatti sentire mai soli. «Il Covid è una malattia terribile, fa sentire impotenti - aveva raccontato il sindaco - in momenti come questi sono fondamentali il supporto e l’abnegazione del personale».

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