Imprenditori in pressing: «Val Potenza una priorità». Il viceministro Rixi: «Il Governo c'è​»

Imprenditori in pressing: «Val Potenza una priorità». Rixi: «Il Governo c'è »
Imprenditori in pressing: «Val Potenza una priorità». Rixi: «Il Governo c'è​»
di Giulia Sancricca
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Venerdì 21 Aprile 2023, 03:20 - Ultimo aggiornamento: 23 Aprile, 14:18
MACERATA «Uno sprint per la vallata del Potenza? Il Governo c’è». Massimo impegno da parte del viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi (Lega) che ieri in Provincia ha accolto il coro unanime delle associazioni di categoria, rimarcato dal presidente Sandro Parcaroli, dal vice Luca Buldorini e dall’onorevole Mauro Lucentini. «Un collegamento al passo coi tempi per la Val Potenza e maggiore attenzione al dissesto idrogeologico».  



Queste le richieste del territorio maceratese che - come ha ricordato Lucentini - «è abituato a non chiedere mai». Questa volta però sul tavolo c’è una richiesta ben precisa per la quale il viceministro non si è tirato indietro. «Fin dal primo momento in cui ci siamo insediati abbiamo aperto un confronto con le associazioni di categoria e con il territorio perché lo sviluppo viario della vallata del Potenza è un argomento che non può più essere rinviato – ha detto Parcaroli –. Siamo pronti a portare avanti progetti importanti e a presentarli ai tavoli del Governo e della Regione per avere il loro supporto». Gli ha fatto eco Buldorini che ha puntualizzato come «al momento del nostro insediamento ci siamo trovati senza un progetto da utilizzare per poter cogliere tutte le opportunità che il momento storico, ma soprattutto la filiera istituzionale tra Governo, Regione e Provincia, ci mettono a disposizione. Così abbiamo deciso, seguendo il principio dell’essere squadra, di lavorare insieme agli altri attori del territorio a un progetto per una nuova infrastruttura, che riesca a collegare inizialmente Macerata con il nuovo casello che verrà realizzato a Porto Potenza, che non sia solo innovativa dal punto di vista strutturale, ma che preveda anche un focus sulla messa in sicurezza del fiume Potenza». 

Il gap
 

C’è un gap da recuperare secondo Buldorini ed è questo il momento per farlo. «Credo che con il sostegno del viceministro Rixi e il contributo di tutta la filiera governativa potremo ampliare quel tavolo di confronto già avviato facendo sedere anche i rappresentanti di Autostrade, Anas per lavorare tutti insieme e dare finalmente quelle risposte che per troppo tempo sono mancate». Dalle associazioni di categoria un solo punto fermo: la necessità di iniziare a progettare l’infrastruttura ascoltando i territori e chi li vive. «Siamo già al lavoro sull’onda di un accordo che non è idea di Macerata ma nel programma regionale - ha detto il presidente di Confindustria Sauro Grimaldi -. Abbiamo aziende leader nei propri settori, ma se non colmiamo il gap delle infrastrutture queste non potranno crescere». Il direttore di Confindustria, Gianni Niccolò ha allora parlato di numeri: «Sulla Val potenza ci sono oltre 200 aziende con un Pil che si aggira sui 2,5 miliardi e 10mila persone occupate. Questo è il momento giusto per redigere uno studio di fattibilità per una strada che legga il futuro dei prossimi vent’anni». 

Enzo Mengoni di Confartigianato ha ricordato che lavora in quella zona da 43 anni «e ne conosco bene le problematiche: è impossibile da percorrere, difficile fare consegne negli orari previsti.

Non parliamo del periodo dei lavori agricoli in cui un camion è costretto a fermarsi se incontra un trattore». E a proposito del settore agricolo è intervenuto Francesco Fucili di Coldiretti. «La vallata del Potenza non potrà mai supportare una strada come la Valdichienti, ma un potenziamento sì. I mesi dei lavori agricoli coincidono spesso con il periodo balneare e il traffico si sovrappone. Così è difficile sia lavorare che far crescere il turismo». Allora è stato il turno di Confcommercio, con Massimiliano Polacco: «Questo è un territorio che ha portato avanti il saper fare e ora si trova in difficoltà per la mancanza di infrastrutture. A livello turistico è difficile essere raggiunti, spesso non si ha nemmeno la certezza di arrivare a destinazione». Poi il valore che la nuova infrastruttura rappresenterebbe in termini di rinascita del cratere. «Metà della vallata del Potenza rientra nella zona colpita dal sisma del 2016 - ha detto Massimiliano Moriconi di Cna - ed è importante rimodernare la strada per consentire la vita civile e produttiva nella zona interna del Maceratese». Tutte richieste che hanno quindi un unico obiettivo, far volare l’economia della Val Potenza. 

La sfida (accettata)
 

Una sfida accettata dal viceministro «L’Italia deve tornare ad accettare le sfide - ha detto -. Il Governo c’è, è disponibile a dare una mano e ad aprire i tavoli di interlocuzione per portare avanti un progetto, condiviso dal territorio e dagli enti locali, sia per quanto riguarda il tema dell’assetto idrogeologico della vallata, sia per andare a ridisegnare un’arteria che possa essere funzionale al rilancio della provincia». Massimo impegni, dunque. «Ogni anno ci sono due atti regionali: il contratto di programma con Anas e quello con Rfi in cui si decidono gli investimenti dello Stato in quelle aree. Dove c’è un tessuto produttivo come le Marche noi siamo disponibili ad aprire qualsiasi tavolo di interlocuzione». Infine gli obiettivi contro la crisi idrica: «Vorremmo individuare aree tendenzialmente alluvionabili dove creare microbacini che possano contribuire a trattare l’acqua nei momenti di piovosità, essere usati per l’agricoltura nei periodi secchi e ci consentano da una parte di regolarizzare il flusso idrico sul bacino e dall’altro proteggere l’assetto idrogeologico nei territori».

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