MACERATA - «No al progetto del Consorzio di Bonifica per rifornire il lago di Castreccioni a discapito delle vallate del Chienti e del Potenza». La Provincia di Macerata boccia l’iniziativa che, secondo l’ente, rischia di creare un ulteriore e conseguente deficit idrico ai Comuni dei territori interessati dalle sorgenti al mare. A chiedere il ritiro della proposta presentata sotto forma di scheda tecnica per accedere ai fondi del Pnrr da parte del Consorzio di Bonifica è il presidente Sandro Parcaroli. Lo scenario è quello del prelievo forzato d’acqua dal fiume Potenza, dal torrente Scarzito e dal Chienti per convogliarla attraverso la realizzazione di condotte fino all’invaso di Castreccioni.
Un ritorno alle preoccupazioni del passato per i sindaci di Pioraco, Sefro e Fiuminata, che hanno lanciato il loro grido d’allarme insieme a numerosi amministratori locali e alle associazioni ambientaliste e non solo del territorio. «Si tratta di un progetto dannoso per le nostre due vallate e sul quale ci sono forti timori rispetto alle ripercussioni ambientali e alla salvaguardia degli equilibri idrogeologici - afferma Parcaroli -.
«Il progetto, già bocciato dai sindaci nel 2020 e in precedenza dal Ministero dell’Ambiente nel 2009 - dicono -, va accantonato definitivamente». Per quanto riguarda la vallata del Potenza, si parla di un’opera di 39,6 km e dal costo di circa 72,5 milioni di euro, con prelievo dell’acqua in località Valcora verso Castreccioni: «Confidiamo che il Consorzio di Bonifica delle Marche si impegni invece già da ora al fine di migliorare le reti idriche esistenti - ribadiscono -, così da abbattere i costi delle utenze». Parcaroli ha inoltre annunciato un ordine del giorno in consiglio provinciale per esprimere formalmente la contrarietà al progetto, invitando inoltre i sindaci delle due vallate a intraprendere la stessa strada nei propri consessi comunali.