«La mancanza del Superbonus crea una incertezza incredibile per chi deve ricostruire - dice il sindaco di Camerino, Roberto Lucarelli -. I costi di costruzione in molti casi sono superiori al costo parametrico concesso dal contributo, quindi il Superbonus è fondamentale nel momento in cui c’è una quota d’accollo. Toglierlo dalla mattina alla sera, sebbene per queste zone ci sia la deroga fino al 2025, crea una forte preoccupazione. L’incertezza si aggrava per l’eliminazione dello sconto in fattura e della cessione del credito. Ci sono ancora tante pratiche da presentare e oggi, con questi timori, non vengono presentate. Se non dovesse esserci il Superbonus, l’unica strada è di aumentare il costo parametrico. So che il commissario Guido Castelli ci sta già lavorando e c’è impegno anche da parte di Gianluca Pasqui che ha presentato una mozione in Regione: l’attenzione è massima, confidiamo tutti che ci sia una soluzione.
I pareri
Dello stesso parere il sindaco di Caldarola, Luca Maria Giuseppetti. Tutti infatti attendono la conferma della deroga per il cratere su cui sono arrivate diverse rassicurazioni. «Sapevamo che il Superbonus sarebbe stato un problema proprio perché concesso a pioggia, non solo nel cratere. Ora che viene modificata questa misura bisognerebbe fare un ragionamento più indirizzato all’Italia centrale. Bisogna trovare una soluzione per dare la possibilità a tutti di ricostruire, agevolazioni diverse di quelle che ci sono state finora. L’obiettivo principale deve essere quello di far ripartire la zona centrale prima di concedere agevolazioni a tutto il Paese».
Gli architetti indignati
Indignato anche il presidente dell’ordine degli architetti maceratesi. «Con il Superbonus 110% ingessato, addio ricostruzione: sono praticamente il 100% i progetti che usano il Superbonus per incrementare il contributo ammissibile, da sempre inferiore all’entità dei lavori. Dopo mille sacrifici che sono stati richiesti a noi tecnici, ci ritroviamo ora con uno stop repentino che affossa tutti in un solo colpo le imprese, i professionisti, e soprattutto i proprietari degli immobili. E poi dicono che la ricostruzione non decolla per colpa dei tecnici. Non ci stiamo a essere solo la manovalanza tecnica».
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