Samanta, colta da malore e annegata nella vasca: l'autopsia svela le cause della morte della 24enne

Samanta, colta da malore e annegata nella vasca: l'autopsia svela le cause della morte della 24enne
Samanta, colta da malore e annegata nella vasca: l'autopsia svela le cause della morte della 24enne
di Walter Berghella e Daniel Fermanelli
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Venerdì 5 Maggio 2023, 02:35 - Ultimo aggiornamento: 15:08

MACERATA -  Morta annegata nella vasca da bagno. Questo l’esito dell’autopsia svolta ieri all’obitorio di Macerata che dà conto di una tragica quanto sconvolgente fatalità alla base della morte della studentessa abruzzese Samanta Marchegiano, 24 anni, di San Vito Chietino, avvenuta nel suo appartamento di Macerata martedì scorso. 

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Ieri all’obitorio era presente la famiglia della giovane, straziata dal dolore.

L’esame autoptico disposto dal pm Rita Barbieri è stato effettuato dai consulenti Roberto Scendoni e Rino Froldi. Per la famiglia di Samanta c’era il medico legale Domenico Angelucci di Lanciano. Il fatale e drammatico decesso della studentessa di Giurisprudenza è avvenuto tra le 15 e le 18 in via Severini. La ragazza si preparava a fare unbagno ed era ancora vestita quando ha aperto il rubinetto dell’acqua; poi il malore, lo stesso che periodicamente le faceva perdere i sensi. Samanta si è seduta nella vasca sperando di riprendersi presto dalla crisi, ma così non è stato. L’acqua ha continuato a salire di livello fino a coprirla completamente e a soffocarla per annegamento.

Alle 18 la sua amica di appartamento, una ragazza dell’Est Europa, insospettita dall’acqua che scorreva da tempo, ha aperto la porta del bagno e trovato Samanta esanime nella vasca. Subito ha lanciato l’allarme ma purtroppo era ormai troppo tardi. La Procura di Macerata ha aperto un fascicolo e tra le ipotesi c’era anche quella del suicidio, ieri assolutamente esclusa all’esito dell’autopsia. Samanta aveva inviato l’ultimo messaggio vocale su Whatsapp a un’amica alle 15 ed era tranquilla come sempre, dunque nessun movente suicida.

A Macerata ieri sono andati il papà Franco e la mamma Doriana che ha ricordato come la figlia fosse sempre stata una ragazza piena di vita. Fin da subito i carabinieri avevano escluso una morte violenta, non essendoci alcun segno sul corpo della studentessa.


A tutelare gli interessi della famiglia Marchegiano è l’avvocato Roberto Bianco, di Lanciano, che da subito ha ritenuto inverosimile l’ipotesi di un gesto volontario. «Dall’autopsia è emerso che la morte è avvenuta per annegamento e non si è trattato di un suicidio - ha detto il legale -. Ora attendiamo la relazione finale. È stata fatta chiarezza su quanto accaduto ma resta in ogni modo un grande dramma per i familiari». I funerali verranno celebrati sabato pomeriggio a San Vito Chietino.

Commosso l’ex assessore regionale Angelo Sciapichetti, presidente della Croce Verde di Macerata: «Era nella nostra associazione da circa un anno, aveva effettuato il corso di primo soccorso - racconta -. Una ragazza che amava la vita, molto generosa e disponibile. Dava una mano sempre, con grande professionalità e passione. Aveva un ottimo rapporto con tutti i militi, con i quali aveva legato moltissimo. La notizia della sua morte ci ha lasciato sconvolti». Attestati di cordoglio anche da parte di John McCourt, rettore dell’Università di Macerata.

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