MACERATA - Avrebbe perseguitato la ex dopo la fine della loro relazione, 28enne condannato a un anno di reclusione, dovrà pagare anche 5mila euro alla parte civile. La difesa: «In questa storia non ci sono fatti, solo racconti. Faremo appello». Si è chiuso ieri il procedimento di primo grado a carico di un operaio matelicese accusato di atti persecutori nei confronti della ex.
I fatti contestati sarebbero avvenuti a febbraio del 2019.
eri la discussione: il pm ha chiesto la condanna a un anno di reclusione, e il giudice condividendo la richiesta ha emesso sentenza di condanna: un anno di reclusione, pena sospesa, e il pagamento di 5.000 euro alla parte civile. «Voglio leggere le motivazioni della sentenza – ha commentato l’avvocato Luzi a margine dell’udienza -, tutti gli elementi emersi nel corso del dibattimento erano a favore del mio cliente. Siamo molto fiduciosi che in Appello venga fatta giustizia». Nel corso del dibattimento la difesa aveva prodotto anche un certificato medico che testimoniava che il giovane era stato aggredito. Secondo la difesa, nelle occasioni in cui il 28enne si presentava sotto casa della ex lo faceva per vedere il figlio e dopo aver avvisato la donna. «Una volta aveva il cappuccio perché faceva freddo e pioveva, lo ha confermato anche una testimone, di certo non per nascondersi», ha concluso il legale.