Mangiano ma non pagano il conto, escalation preoccupante nei locali

Mangiano ma non pagano il conto, escalation preoccupante nei locali
Mangiano ma non pagano il conto, escalation preoccupante nei locali
di Chiara Marinelli
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Venerdì 15 Settembre 2023, 01:45 - Ultimo aggiornamento: 14:20

MACERATA Scrocconi a cena al ristorante: ordinano i piatti più elaborati e poi scappano senza pagare il conto. È l’ennesimo caso che si registra nelle ultime settimane. Una escalation preoccupante quella registrata in provincia. Grande, per questo, la solidarietà tra colleghi ristoratori.

«Ho ricevuto tanti messaggi di solidarietà dai colleghi: due mi hanno contattato e ho avuto modo di parlare anche con un terzo. Sono tutti ristoratori che hanno avuto a che fare con questa gente – ha raccontato la vittima dell’ultimo caso, la proprietaria del ristorante Osteria della Mal’ora, dietro Palazzo Sforza a Civitanova, Claudia Canestrari –. Il tam tam sui social ha funzionato. Altro non posso rivelare, perché sono in corso le indagini». 

Venendo all’episodio, è accaduto lunedì sera. Intorno alle 20.10 cinque persone, due donne (una bionda e una mora), un uomo e due minorenni, si sono presentate al ristorante per fare cena. Hanno ordinato vari piatti di carne, del vino e, infine, anche i dolci. Ma al momento di pagare il conto, se ne sono andati. Ammontava a 275 euro e 50 centesimi la cifra da pagare in cassa. Ma i cinque hanno pensato bene di uscire, salire in auto e darsi alla fuga. Tutti i loro movimenti sono stati immortalati dalle telecamere di videosorveglianza.

«Tra sistema di allarme e telecamere ho speso circa 10mila euro. Ma è stato un investimento necessario – ha continuato Claudia Canestrari – Questa via, per quanto centrale, è buia e senza telecamere comunali. Più volte capita di vedere atti vandalici alle auto parcheggiate. Credo si debba fare qualcosa. Per quanto riguarda l’episodio, chiaramente loro non si sono fatti vivi, ma ho ricevuto tanta solidarietà dai colleghi. I social in questo si sono rivelati utili: spero che segnalare l’accaduto possa servire a qualcuno. Da noi non è nemmeno la prima volta che succede. Questi episodi non devono accadere, come non deve passare il messaggio che questa gente resti impunita. Già la situazione è quella che è. Io ho aperto otto mesi prima del Covid, siamo stati fermi tanto tempo. E poi mi dispiace per i miei dipendenti, che hanno lavorato per quei piatti. Se mai dovessi riavere quei soldi li userò per portare a cena loro: siamo una famiglia» ha concluso Claudia Canestrari.

Pochi giorni fa un episodio analogo era avvenuto al ristorante Alla scaletta, di Casette Verdini, a Pollenza.

Due uomini erano entrati e, come se fossero due clienti come tanti, si erano seduti al tavolo e avevano ordinato due fiorentine del peso di un chilo e cento grammi l’una. Poi, approfittando del fatto che i proprietari del ristorante, in quel momento, stavano facendo altro, si sono alzati dal tavolo e se ne sono andati senza pagare il conto: circa 120 euro. «Ovviamente qui non si sono fatti più vedere e penso che se ne staranno alla larga – è il commento di Benedetta Giustozzi, figlia del proprietario del ristorante -. Esprimo la mia solidarietà alla collega di Civitanova».

Un altro episodio simile, nei mesi scorsi, era stato registrato al Braciere del Diavolo di Tolentino. In quel caso due commensali sono usciti dal locale dicendo di andare a fumare una sigaretta ma non sono più tornati. Avevano mangiato antipasti e grigliate e bevuto del buon vino. 

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