Saltamartini in consiglio comunale: «Il nuovo ospedale costerà 140 milioni e sarà di primo livello». Nessuna certezza sui tempi

Filippo Saltamartini, assessore alla Sanità della Regione Marche
Filippo Saltamartini, assessore alla Sanità della Regione Marche
di Luca Patrassi
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Martedì 29 Marzo 2022, 05:40

MACERATA - C’era grande attesa per andare ad ascoltare l’intervento dell’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini e nel pomeriggio di ieri il titolare della più importante delega della giunta a guida di Francesco Acquaroli si è presentato in Comune. Oggetto della relazione svolta nel corso della seduta del Consiglio comunale la questione della realizzazione del nuovo ospedale di Macerata, sollevata per la prima volta formalmente - come ha ricordato il sindaco Sandro Parcaroli nel rispondere a una precedente interrogazione di Stefania Monteverde - nel 2016 dall’assemblea dei sindaci. 


Ed ecco il contenuto dell’intervento di Saltamartini: «Ho accettato l’invito del sindaco per l’importanza del tema trattato.

Necessario sottolineare anche alcune cose: l’edilizia sanitaria è attribuita allo Stato e alle Regioni, la realizzazione del nosocomio di Macerata viaggiava parallelamente a quello di Pesaro, i due procedimenti si sono intersecati, oltre a questo c’è da aggiungere che le pubbliche amministrazioni parlano con atti amministrativi, dobbiamo tener conto degli atti approvati». 


«Il finanziamento - prosegue - è operato dalla legge 68, articolo 20: risorse statali acquisite dalle Regioni con accordi di programma. Per Pesaro la Regione nel 2020 ha stabilito che le risorse fossero esclusive per Pesaro, 104 milioni dallo Stato e 16 dalla Regione. Il procedimento maceratese parte il 27 ottobre del 2017, la conferenza dei sindaci indica il nuovo ospedale alla Pieve. Poi la delibera regionale del 27 dicembre che indica il sito: due atti di individuazione del percorso. Nel maggio 2019 Itinera presenta una proposta di project financing il cui contenuto fondamentale è la realizzazione di 585 posti letto per un costo di 893 milioni. Costo del fabbricato indicato in 232 milioni, più le spese di manutenzione per 30 anni». 


«Il progetto prevedeva che la Regione dovesse cofinanziare con 44 milioni: questa prospettiva veniva sottoposta a una valutazione tecnica di un organismo nominato dall’Asur e al Dipe, struttura di Palazzo Chigi che dice che non vi era equilibrio nella valutazione dei rischi, un costo eccessivo di 45 milioni. Itinera fa ulteriori progettazioni e a settembre 2020 il Dipe riequilibra in surplus in 26 milioni, quindi ipotesi bocciata. Ci siamo domandati quale fosse la motivazione di una simile remunerazione del capitale privato, la bocciatura è stata fatta dal comitato tecnico, poi è intervenuta la delibera regionale che ha messo la parola fine all’ospedale unico di Macerata e di Pesaro. L’ospedale di Macerata annovera 363 posti letto, Civitanova 186, la fotografia è deliberata dal piano sociosanitario. Se il progetto Itinera corrisponde alla somma di Macerata e di Civitanova quale doveva essere la modifica del piano sociosanitario? In quale delibera si era deciso di aumentare i posti letto di Macerata? Prospettazioni politiche, nessun atto». 


La situazione attuale? «Macerata - indica Saltamartini - è un ospedale di primo livello indicato dal decreto Balduzzi: due requisiti, dea di primo livello e 14 specializzazioni all’interno, Macerata ne ha più di 14 con una Oncologia di livello nazionale. I posti letto che potranno essere assegnati sono 420, il piano sociosanitario sta tenendo conto della domanda di servizi sanitari. La settimana scorsa il collega Baldelli ha portato in giunta l’accordo con il Ministero per 55 milioni e un milione per la progettazione. La Regione chiederà al Comune gli atti per l’acquisizione dell’area». 


«La stima dei costi - conclude - è di 140 milioni, calcolata sul costo dell’ospedale di Tolentino, ci impegniamo a garantire l’eventuale finanziamento anche con prestiti con Cassa depositi e prestiti, inferiori al 5% della remunerazione di Itinera». I tempi di realizzazione? «A ben vedere il progetto Itinera era già stato bocciato alla fine del 2020, non c’era un euro per Macerata. Faremo ricorso al progetto integrato che consente di mettere a gara progetto ed esecuzione dei lavori. Va considerato che la prima città della provincia, Civitanova, ha la stessa dignità di altre località. Due settimane fa ho avuto un incontro con il ministro Speranza per discutere dei servizi territoriali, ho chiesto al ministro di intervenire sul personale, molti concorsi vanno deserti».

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