Teatro sold out per Dante Ferretti. «Macerata? La sogno tantissimo»

Teatro sold out per Dante Ferretti. «Macerata? La sogno tantissimo»
Teatro sold out per Dante Ferretti. «Macerata? La sogno tantissimo»
di Lolita Falconi
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Lunedì 8 Maggio 2023, 03:20 - Ultimo aggiornamento: 15:21

MACERATA - Sold out e applausi al teatro Lauro Rossi di Macerata per la serata che ha visto protagonista il maceratese tre volte Premio Oscar Dante Ferretti. Per lo scenografo e costumista tra i più stimati del mondo del cinema, maceratese doc, è stato un ritorno a casa. L’abbraccio più bello, quello con i suoi concittadini. «A causa del mio lavoro vengo pochissimo a Macerata - ha raccontato Ferretti dal palco -, ma è una città che amo, che sogno tantissimo. Sogno di passeggiarci in solitaria, di notte e mi ricordo i vicoli, le strade, i luoghi della mia infanzia».

ùConfartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo gli ha dedicato una serata di gala ricca di significati. Del resto, Ferretti ha sempre con fierezza testimoniato un’innata maestria artigiana, appresa fin da giovanissimo nel laboratorio di falegnameria di famiglia, a Macerata. “Una Bottega da Oscar: storia di un artigiano a Hollywood” è stato il titolo dell’evento gratuito, con il patrocino del Comune di Macerata e Unimc e inserito nel cartellone del festival letterario “Macerata Racconta”. 

A portare i propri saluti, il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli, che ha ricordato l’importanza di una figura «di lustro per la nostra città». Il presidente territoriale di Confartigianato Imprese Enzo Mengoni si è poi detto «onoratissimo di poter parlare con il maestro Ferretti e ascoltare i suoi vissuti, partendo da quando giovanissimo respirava l’atmosfera della storica bottega di famiglia». Il Rettore John McCourt ha sottolineato l’importanza di valorizzare sempre la creatività e l’assessore Riccardo Sacchi ha quindi evidenziato come la cultura sia «una delle risorse principali per lo sviluppo di un individuo».

La serata è stata aperta dall’introduzione del prof. Anton Giulio Mancino – docente di Storia del Cinema ad Unimc - ed è proseguita con un dialogo tra Ferretti e David Miliozzi partendo dal libro “Immaginare prima. Le mie due nascite, il cinema, gli Oscar”. Ferretti ha ripercorso i ricordi del suo rapporto con Fellini, parlando della vista di una scena dei Vitelloni «che è proprio come il mio teatro Lauro Rossi quando ero bambino, quando le famiglie di Macerata si incontravano per fare festa, a Capodanno», e ha proseguito con la sua storia più intima.

Gli inizi

«Ho cominciato ad appassionarmi di cinema da piccolissimo, avevo pochi anni. Il primo film? Forse I ragazzi della via Pal, visto nella sagrestia della chiesa di San Giorgio, con un vecchissimo proiettore che funzionava solo girando una manovella. Il cinema è sempre stato per me speciale e a Macerata, benché città tutto sommato di piccole dimensioni, c’erano tante sale cinematografiche». Poi la decisione di andare a Roma per fare quel cinema tanto sognato, come scenografo, e l’inizio della carriera, che ha avuto tra i momenti più significativi l’incontro con Pier Paolo Pasolini. Tra gli aneddoti, anche il legame con Martin Scorsese. «Ferretti è per noi un esempio - ha concluso il segretario generale Confartigianato Giorgio Menichelli - e lo abbiamo voluto consacrare al Lauro Rossi assieme a tutta la comunità maceratese, ringraziandolo per aver con la sua storia promosso l’intero territorio». In conclusione, Confartigianato ha omaggiato il maestro Ferretti con un riconoscimento: si tratta di una pergamena realizzata a mano dalla Bottega Amanuense Malleus e di una spilla creata dal Maestro Orafo Giuseppe Verdenelli. Omaggio anche dal Comune di Macerata.

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