MACERATA - Perseguita la compagna con cui ha avuto due figli poi un giorno, quando lei gli confida di avere una nuova relazione sentimentale, la prende a calci, la minaccia di sfigurarle il volto e una parte del corpo dove aveva fatto un intervento estetico e la caccia di casa. Poi avrebbe proseguito con minacce inviate per messaggio o tramite applicazioni di messaggistica.
Ieri un 31enne di un comune dell’entroterra maceratese accusato di stalking ha patteggiato un anno e quattro mesi di reclusione pena sospesa ma, come previsto dal codice, la sospensione condizionale della pena sarà subordinata alla partecipazione a specifici percorsi di recupero presso enti o associazioni che si occupano di prevenzione, assistenza psicologica e recupero di soggetti condannati per questo tipo di reati.
In base a quanto denunciato dall’ormai ex compagna, l’imputato durante una vacanza fatta nell’estate del 2020 litigando per motivi economici, avrebbe picchiato la donna schiaffeggiandola e provocandole una ferita sul volto con l’orologio che aveva al polso. Nella successiva denuncia la vittima avrebbe detto di essere rimasta a casa per non turbare la tranquillità dei figli piccoli, ma che in quel periodo avrebbe subito violenze psicologiche dal compagno. Quando un giorno lei decise di confidargli che aveva intrapreso una nuova relazione sentimentale lui l’avrebbe presa a calci davanti ai bambini, minacciandola di morte, di sfigurarle il volto e una parte del corpo dove si era sottoposta a un intervento estetico per poi cacciarla di casa.
Sarebbero seguiti messaggi minatori, una volta l’imputato avrebbe fatto dire a un figlio, rivolto alla madre, al telefono “Ti sei divertita nel letto”. Alla fine lei aveva deciso di denunciarlo. Ieri nel processo in Tribunale a Macerata davanti al giudice Domenico Potetti l’imputato, tramite gli avvocati Marco Emiliozzi e Margherita Lancellotti, ha patteggiato con il pubblico ministero Francesca D’Arienzo la pena di 16 mesi con la sospensione condizionale subordinata alla partecipazione a un percorso di recupero psicologico per persone condannate per specifici reati (stalking, maltrattamenti, violenza sessuale, ecc). La vittima era tutelata dall’avvocato Sabrina Carnevali.
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