«Si pensi di più alle vittime e non ai carnefici». Lo sfogo della mamma di Pamela Mastropietro nel giorno del suo compleanno

La foto pubblicata su Fb dalla mamma di Pamela
La foto pubblicata su Fb dalla mamma di Pamela
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Venerdì 25 Agosto 2023, 04:55 - Ultimo aggiornamento: 16:06

MACERATA - Dei fiori lasciati nel giardino di via Spalato, davanti all’albero di Pamela Mastropietro, per ricordare che proprio in questi giorni (mercoledì) avrebbe compiuto 24 anni. Tanti i messaggi che si sono rincorsi anche sui social per la giovane violentata, uccisa e fatta a pezzi cinque anni fa. I suoi resti ritrovati in due trolley a Pollenza.

La mamma Alessandra Verni, in ricordo della figlia e dell’ex marito, morto nei mesi scorsi dopo un malore in casa, ha postato una foto dei due insieme: «Voglio immaginarvi così, abbracciati e sorridenti nella luce, l’uno all’altra per sempre insieme, a festeggiare i tuoi 24 anni amore mio.

Ti prego Stefano - scrive ancora la mamma rivolgendosi al papà di Pamela - dai un abbraccio forte forte anche per me a nostra figlia! Tanti auguri amore mio. Ti amo da sempre e per sempre».

Anche lo zio di Pamela, Marco Valerio Verni, che è legale della famiglia, le ha dedicato un post: «Avresti compiuto 24 anni, se non avessi tu incontrato, sulla tua tortuosa strada, il demone dei demoni. Avevi delle difficoltà, è vero, ma ne potevi uscire perché, nonostante tutto, lo volevi. Ma contro il Male in persona non hai potuto fare nulla. Si continua a voler nascondere certe cose o a sminuirle. Ecco, al di là della verità processuale, che ha consegnato alla giustizia un solo carnefice, la brava gente non può permettere che massacri come il tuo non servano a nulla o a poco. E pensare che c’è ancora chi punta il dito su di te, come se, allora, quel che hai subito possa trovare giustificazione. Te la sei cercata, secondo qualcuno, proprio a causa delle tue debolezze. Questo è un Paese che dovrebbe pensare di più ai diritti delle vittime, piuttosto che (solo) a quelli dei carnefici, perché sembra che i primi siano davvero troppo spesso dimenticati o ignorati».

Con le accuse di aver violentato, ucciso e fatto a pezzi Pamela è stato condannato all’ergastolo il nigeriano Innocent Oseghale ma la famiglia della ragazza, fin dall’inizio convinta che non abbia fatto tutto da solo, chiede si continui ad andare a fondo.

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