Macerata, in casa gatti nella sporcizia e pistole. Un’avvocatessa rinviata a giudizio

Macerata, in casa gatti nella sporcizia e pistole. Un’avvocatessa rinviata a giudizio
Macerata, in casa gatti nella sporcizia e pistole. Un’avvocatessa rinviata a giudizio
di Benedetta Lombo
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Giovedì 14 Marzo 2024, 01:30 - Ultimo aggiornamento: 17:09

MACERATA In casa aveva pistole, proiettili, caricatori e cartucce, ma anche 15 gatti di cui uno morto in stato di putrefazione. Gli altri 14 mici erano tenuti senza acqua né cibo a dormire tra la propria sporcizia. Avvocatessa finisce a giudizio. È accusata di detenzione illegale di armi e munizioni, abbandono di animali, getto pericoloso di cose e inosservanza dei provvedimenti dell'autorità. Ieri nel procedimento a suo carico finito dinanzi al giudice dell’udienza preliminare Daniela Bellesi si sono costituiti pate civile l’Oipa e il condominio dove abitava a Macerata. L’udienza a suo carico si aprirà dinanzi al collegio a marzo del prossimo anno.

La ricostruzione

I fatti contestati sarebbero avvenuti tra luglio e agosto del 2022. Secondo l’accusa, ieri sostenuta in aula dal pubblico ministero Francesco Carusi, l’avvocatessa aveva all’interno del suo appartamento 14 gatti, di cui quattro cuccioli in condizioni incompatibili con la loro natura: l’abitazione infatti era in condizioni igienico sanitarie pessime, con deiezioni di animali ovunque e la carcassa di un gatto ormai in putrefazione, tanto che i mici erano costretti a dormire tra la propria sporcizia senza acqua e cibo e senza le lettiere.

Quella situazione aveva fatto sì che dall’appartamento uscissero cattivi odori che avrebbero disturbato i condomini e le persone nelle vicinanze, tanto che a fine luglio di quell’anno il vice sindaco emise un’ordinanza per urgenti ragioni igieniche che però sarebbe rimasta lettera morta.

Ma a casa non furono trovati solo i gatti: furono rinvenute anche una Beretta e una Smith & Wesson, più cartucce, caricatori, un pugnale etnico con lama da 26 centimetri e munizioni che l’avvocatessa avrebbe detenuto illegalmente senza averne fatto denuncia alla competente autorità di pubblica sicurezza. Per la professionista, nel frattempo dichiarata irreperibile, il pubblico ministero titolare del fascicolo, il sostituto procuratore Claudio Rastrelli aveva richiesto il rinvio a giudizio e ieri la vicenda è finita all’attenzione del giudice dell’udienza preliminare Bellesi. Difesa d’ufficio dall’avvocato Giorgio De Seriis, l’imputata è stata rinviata a giudizio. Nel procedimento a suo carico si sono costituiti parte civile il condominio dove viveva, con l’avvocato Mariella Angelelli e l’Oipa, l’organizzazione internazionale protezione animali, con l’avvocato Cristiana Mataloni.

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