La pioggia non ferma i draghi cinesi: il centro di Macerata si accende per il Capodanno

La pioggia non ferma i draghi cinesi: il centro di Macerata si accende per il Capodanno
La pioggia non ferma i draghi cinesi: il centro di Macerata si accende per il Capodanno
di Daniel Fermanelli
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Domenica 11 Febbraio 2024, 04:00 - Ultimo aggiornamento: 12:26

 

MACERATA La pioggia non ha fermato i draghi cinesi che ieri al suono dei tamburi hanno sfilato per le vie storiche della città a capo di un lungo corteo di suonatori, guerrieri e danzatrici. La sfida al maltempo lanciata dall’Istituto Confucio dell’Università di Macerata per l’ormai tradizionale Capodanno cinese ha avuto un chiaro vincitore. Segno è stata una piazza Mazzini gremita, trasformata in un borgo tipico del gigante asiatico, con un sontuoso arco ad accogliere i partecipanti in botteghe del tè, giochi tipici, costumi, arti del ritaglio carta e della calligrafia.

La manifestazione

La manifestazione è giunta alla sua nona edizione e vede la collaborazione del Comune di Macerata, ieri pomeriggio rappresentato dall’assessore Riccardo Sacchi.

Soddisfatto il rettore John McCourt: «Il capodanno cinese viene vissuto in maniera intensa e divertente in questa cittadina – ha detto -. Il rapporto tra Macerata e la Cina è molto importante e antico di 400 anni, risalente ai tempi di Padre Matteo Ricci. Un legame a cui teniamo e su cui investiamo molto, come dimostrano gli insegnamenti di lingua e cultura cinese che abbiamo nei corsi di laurea in Mediazione linguistica e in Lingue.

E come dimostra l’impegno del nostro Istituto Confucio, il solo riconosciuto come Modello in Italia insieme a quello di Roma La Sapienza». A caratterizzare la festa di primavera maceratese è il coinvolgimento, oltre a insegnanti e studenti dell’Istituto, anche degli atleti dell’Accademia Arti Marziali Giuseppe Giosuè, dei giovanissimi allievi dell’Accademia di Lingua Cinese delle Marche, dei circensi di VisionAria, dei giocatori di Go, millenario gioco di strategia, di Macerata No Go. La direzione artistica è di Daniele Montenovo, responsabile e coordinatore per la provincia di Macerata dell’Accademia Giosuè. «Per noi è una tradizione molto importante che si rinnova – ha ribadito il direttore Giorgio Trentin – e vuole portare le persone a scoprire piccoli aspetti e angoli di questo universo culturale che sembra lontano e che invece, soprattutto per Macerata, è così vicino. Per il nostro Istituto è importante sentirsi parte del tessuto culturale di questo territorio e rinsaldare il suo storico rapporto con la Cina».

La sfilata

I festeggiamenti si sono aperti con il corteo di draghi, leoni danzanti, tamburini e altri figuranti per un totale di circa 70 partecipanti che da piazza Annessione ha raggiunto piazza Mazzini. Qui, sul palco accanto alla città dei draghi, si sono succeduti almeno 100 performer in spettacoli di danza, musica, canto, arti marziali, poesie, anche se purtroppo la pioggia, fine ma persistente, ha reso difficoltosi i numeri più acrobatici. Il drago è il quinto animale nel ciclo di 12 anni dello Zodiaco cinese.

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