Convitto di Macerata, trovata l’intesa: ora la Provincia pagherà le spese di utenze e lavori

Convitto di Macerata, trovata l’intesa: ora la Provincia pagherà le spese di utenze e lavori
Convitto di Macerata, trovata l’intesa: ora la Provincia pagherà le spese di utenze e lavori
di Mauro Giustozzi
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Sabato 22 Ottobre 2022, 02:30

MACERATA- Il Convitto passa per competenza alla Provincia mentre il Comune si impegna a completare il restauro dell’edificio la cui destinazione resterà quella scolastica. Si chiude in questo modo una querelle che in passato aveva visto contrapposti i due enti in merito alle pendenze pregresse, in particolare al pagamento delle utenze, un braccio di ferro che aveva visto protagonisti l’allora sindaco Carancini e il presidente della Provincia, Pettinari. Ieri il presidente della Provincia, Sandro Parcaroli, ha firmato il decreto per l’approvazione dello schema di convenzione che regola i rapporti per il passaggio di competenze tra la Provincia e il Comune relativamente al Convitto nazionale Giacomo Leopardi e alle scuole annesse. 

 

Attraverso questa convenzione si andranno a regolamentare i rapporti tra i due enti per la gestione della scuola, trasferita dopo il sisma del 2016 nei locali di via Capuzi, relativamente a lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria e al pagamento delle utenze. «Dopo anni sono state gettate le basi per un assetto duraturo dei rapporti che regolano la gestione dell’istituzione scolastica – ha sottolineato Sandro Parcaroli -. E’ stato un lavoro di squadra tra la Provincia e il Comune e, in particolare, voglio ringraziare il vicesegretario della Provincia, Luca Addei, Monica Conti dell’ufficio Patrimonio e Paola Valenti del Servizio istruzione scolastica che hanno permesso di raggiungere questo risultato importante». Nel dettaglio il Convitto nazionale entrerà nella competenza provinciale, con l’impegno da parte del Comune di completare i lavori di recupero post sisma nello stabile di via Marconi, dove l’istituto dovrà essere poi trasferito. Nel frattempo, finché tutti gli interventi non saranno terminati, le scuole annesse continueranno a rimanere nell’immobile di via Capuzi. 

Per quanto riguarda le spese sostenute nel triennio 2017-2019 e quantificate in 123mila euro, metà (61.500 euro) sono già state erogate dal Comune per il pagamento delle utenze idriche, gas ed energia elettrica, l’altra metà saranno sostenute dalla Provincia per mezzo del trasferimento al Comune del diritto d’uso del campetto di via Cioci, dismesso da anni e del quale si è concordato di ripristinare la piena funzionalità scolastica ed extrascolastica. Per il periodo da gennaio 2020 (da quando cioè nell’immobile di via Capuzi non è stata più ospitata la scuola Dante Alighieri di competenza comunale) al settembre 2022 la spesa che la Provincia dovrà erogare al Comune è di 112.750 euro, importo che trova già copertura nel bilancio pluriennale 2022-2024. Da ottobre 2022 le spese per le utenze saranno a carico della Provincia. La convenzione prevede anche che la Provincia faccia fronte agli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria dell’edificio di via Capuzi. 

Entra nel vivo anche l’intervento di restauro e miglioramento sismico del Convitto Nazionale con la conclusione dell’indagine geologica atto prioritario per il restauro del complesso monumentale danneggiato dagli eventi sismici del 2016. La giunta Parcaroli, appena insediata, aveva redatto il progetto di fattibilità tecnica ed economica trasmesso all’Ufficio Speciale Ricostruzione Marche che, successivamente, ha comunicato l’esito positivo della verifica svolta sulla scheda trasmessa dal rup e ha convalidato l’importo richiesto pari a 8.300.000 euro. Una somma che, alla luce di questa indagine tecnica- geologica, appare sufficiente per completare la ristrutturazione dell’antico manufatto. Infatti gli accertamenti diagnostici hanno dato riscontri positivi in termini di fattibilità dell’intervento di restauro e miglioramento sismico, atteso che non vi sono danni manifesti e diffusi sulla struttura portante del Convitto.

«Interverremo come Comune per il restauro con i fondi sisma - ha detto l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Marchiori - visto che le analisi effettuate hanno avuto riscontri tali che consentono di poter sistemare i danni causati dal terremoto che sono assolutamente riparabili col finanziamento richiesto che è congruo per affrontare l’intervento di miglioramento sismico.

Il quadro economico era stato fatto con criterio e prudenza ed è stato confermato poi dalle indagini. Il prossimo passaggio sarà quello del bando pubblico per l’affidamento della progettazione esecutiva che contiamo sia pronto entro l’anno. Poi si passerà alla fase successiva quella del bando per appaltare i lavori e quindi aprire il cantiere». 

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