Dalla Psichiatria alla Cardiologia, l’Ast di Macerata assume 35 medici a tempo indeterminato

Marco Gozzini, commissario straordinario Ast Macerata
Marco Gozzini, commissario straordinario Ast Macerata
di Luca Patrassi
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Domenica 21 Maggio 2023, 02:30 - Ultimo aggiornamento: 17:19

MACERATA - Il commissario straordinario dell’Ast di Macerata Marco Gozzini ha bandito una serie di concorsi per la copertura a tempo indeterminato di 35 posti di medico specialista. Gli avvisi sono stati pubblicati all’albo pretorio e rappresentano il tentativo di dare una qualche copertura alle voragini che si sono aperte negli ultimi anni nella pianta organica dell’azienda sanitaria territoriale, in particolare sul fronte degli operatori sanitari. In più l’Ast non fa ricorso agli incarichi provvisori, che si è visto non attirano quasi nessuno, ma appunto si tratta di concorso per assunzioni a tempo pieno.  

 
Dunque il commissario Gozzini spazza via uno dei motivi dello scarso appeal di alcune procedure di selezione, fatte per l’assegnazione di incarichi per sei mesi, massimo un anno.

Ora si tratta di attendere poco meno di un mese - il termine per la presentazione delle domande di partecipazione ai vari concorsi è fissato per il 16 giugno prossimo - per verificare la risposta e capire se ci sarà la possibilità di ripristinare organici numericamente decenti nei tanti reparti ora in crisi.

Vero è che per alcune specialità mancano i medici, e dunque non è solo un problema di durata dei contratti di lavoro, ma è altrettanto vero che l’azione di Gozzini sgombra il campo dagli equivoci sulla reale volontà dell’azienda di dare risposte alla richiesta di prestazioni mediche.

Detto che è stato anche pubblicato l’avviso per la selezione del direttore della farmacia ospedaliera, i concorsi sono stati banditi per la ricerca di quattro medici di Ortopedia, otto di Psichiatria, tre di Medicina Interna, uno di Neurologia, quattro di Pediatria, otto di Cardiologia, tre dell’Apparato respiratorio e quattro di Nefrologia. Chiaro è anche che si tratta di un intervento parziale a fronte delle difficoltà che si trovano ad affrontare molti reparti ospedalieri, iniziando dai pronto soccorso dove si sta facendo ricorso ai medici, anche non specialisti, forniti dalle coop a costi molto superiori rispetto al medico ospedaliero.

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