MACERATA - Accusato di circonvenzione di incapace e indebito utilizzo di carta di credito, ieri si è aperto il processo a carico di un 31enne portorecanatese che lavora nell’ambito del volontariato. La difesa respinge gli addebiti: «Non si è appropriato di nulla, avevamo anche chiesto di acquisire i filmati per vedere chi effettuava i prelievi».
La vicenda finita ieri all’attenzione del giudice monocratico del Tribunale di Macerata Andrea Belli e del pubblico ministero Raffaela Zuccarini risale allo scorso anno.
La difesa dell'avvocato
«Il mio assistito – spiega l’avvocato Aldo Rino Sichetti – non ha mai fatto prelievi con la carta del giovane né ha circuito nessuno. Per un periodo lo assisteva nei fine settimana, stava con lui e lo accompagnava in giro, ma non ha mai preso nulla da lui». La difesa tra l’altro, quando la Procura chiuse le indagini notificando all’allora indagato il relativo avviso, chiese che venissero controllate le telecamere o dell’istituto di credito dove erano stati eseguiti i prelievi o quelle posizionate nelle immediate vicinanze della banca, magari di privati cittadini o di esercizi commerciali proprio per appurare chi fisicamente fosse andato a prendere i soldi. Questo per quanto riguarda l’accusa di indebito utilizzo di carta di credito. Per la contestazione della circonvenzione di incapace, il difensore ha sottolineato che la persona offesa non ha problemi di natura psichica né uno stato tale da poter essere indotta a compiere atti dannosi per sé o per gli altri.