Chiuso il reparto di Cardiologia, i pazienti e il personale positivi al Covid-19

La prolunga del tubo a terra per fare arrivare l'ossigeno
La prolunga del tubo a terra per fare arrivare l'ossigeno
di Luca Patrassi e Mauro Giustozzi
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Giovedì 19 Novembre 2020, 04:45

MACERATA - Chiuso ieri sera il reparto di Cardiologia dell’ospedale di Macerata, tanti i contagi tra i pazienti (che sono stati tutti trasferiti) e il personale sanitario. Ulteriore notizia negativa in giornate ad altissima tensione nei pronto soccorso degli ospedali di Civitanova e di Macerata. Tanti i pazienti contagiati che sono ricoverati da diversi giorni, alcuni anche gravi, ma possibilità di trasferimento nei reparti Covid di Macerata di poco superiori allo zero.

 

I pronto soccorso sembrano diventati reparti di degenza, più che di accoglienza, esame ed eventuale trasferimento o dimissione. Peraltro i due reparti di rianimazione di Macerata e di Civitanova, che non accolgono contagiati, sono semivuoti mentre ci sono problemi per aprire un modulo di terapia intensiva al Covid hospital di Civitanova perché manca il personale specializzato, medici ed infermieri. Un’altra giornata di assoluta criticità a Civitanova e a Macerata, emergenza continua sia per i pazienti, costretti a stazionare in reparti inappropriati, che per il personale sanitario.

Infine una foto simbolo della situazione di precarietà: in una stanza di un pronto soccorso dell’Area Vasta 3 (Civitanova) per far arrivare l’ossigeno in una stanza non attrezzata si è fatto ricorso a parecchi metri di prolunga del tubo. Apprezzabile lo spirito d’iniziativa di chi lo ha fatto, ma è emblematico della situazione di grande precarietà nelle strutture ospedaliere. Ci sono reparti in emergenza, altri chiusi, primari contagiati, pazienti contagiati in diversi reparti di vari ospedali dell’Area Vasta 3 dell’Asur. 
 
E intanto monta la polemica politica. «La scelta di parcheggiare i malati Covid nel pronto soccorso dell’ospedale di Civitanova è assurda - affermano il consigliere comunale civitanovese Giulio Silenzi e l’ex consigliere regionale Francesco Micucci, entrambi del Pd -. Non c’è nessuna logica medica in questa decisione e in questo caos Civitanova paga il prezzo più alto. Nei locali del pronto soccorso dell’ospedale e nel container adiacente risultano ricoverati, ad oggi, ventuno pazienti positivi al Coronavirus, e ciò significa che il Dipartimento si è trasformato a tutti gli effetti in un reparto di degenza per malati Covid senza le attenzioni che richiede un reparto dedicato al Covid».

«Una scelta sanitaria sbagliata, che mette a rischio la sicurezza di pazienti e operatori, e sulla quale il sindaco di Civitanova non dice una parola», continuano gli esponenti dem. «Intanto però la Regione - affermano Silenzi e Micucci - decide di concedere all’Umbria un modulo del Covid hospital, e quindi posti letto di terapia intensiva e semintensiva, mentre da una settimana al pronto soccorso di Civitanova abbiamo più di venti ricoverati. Ma come si può immaginare di andare avanti così?». 

«Ieri il sindaco di Macerata, Parcaroli, ha lanciato l’allarme per le condizioni in cui stanno lavorando i pronto soccorso in provincia e in particolare nell’ospedale del capoluogo e chiede la trasformazione di una struttura ospedaliera in presidio Covid - concludono Silenzi e Micucci -. Ciarapica che dice? Fa rumore il suo silenzio davanti al collasso del reparto di emergenza dell’ospedale di Civitanova in una sanità che impone invece il massimo impegno per dare risposte e soluzioni ai problemi dei cittadini e soprattutto delle persone malate, che non possono essere parcheggiate in un container o in un reparto. Tutto questo mentre nell’Area vasta 3 manca un direttore generale che la nuova giunta Acquaroli non ha ancora nominato mentre i problemi si aggravano e gli ospedali non sanno più come gestire i contagiati».
 

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