Macerata, abusi sulla nipote 13enne
elettricista finisce sotto processo

Il Tribunale
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Martedì 7 Maggio 2019, 04:35
MACERATA - Ha raccontato ai giudici di quelle strane conversazioni trovate nella chat di Facebook, le foto intime della figlia tredicenne inviate sul web e poi il racconto choc fatto dalla ragazzina una volta messa alle strette. Alla fine non ha retto il peso del racconto e non è riuscita a trattenere le lacrime. Ieri mattina una donna di un comune della provincia ha riferito in aula davanti al collegio presieduto dal giudice Daniela Bellesi e al pubblico ministero Vincenzo Carusi come ha scoperto le attenzioni particolari che il cugino del marito, un elettricista che oggi ha 58 anni, aveva rivolto a sua figlia da quando la piccola aveva otto anni. Dal 2009 l’uomo avrebbe toccato più volte la bambina approfittando del rapporto di parentela e le violenze sessuali sarebbero proseguite fino ad agosto del 2015. Una volta messa alle strette la figlia aveva raccontato tutto, giustificando il proprio silenzio con la paura di una reazione da parte dello zio. L’imputato è difeso dall’avvocato Emiliano Carnevali, la ragazzina è parte civile con l’avvocato Luciano Pacioni. All’imputato in aula è stata contestata la recidiva specifica per un precedente patteggiamento per pornografia minorile. 
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