Civitanova Marche, impianto
di cremazione: il Comune
temporeggia e l'azienda se ne va

Al centro il sindaco Tommaso Claudio Corvatta
Al centro il sindaco Tommaso Claudio Corvatta
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Martedì 19 Gennaio 2016, 16:57
CIVITANOVA - “L'intenzione di realizzare un impianto di cremazione a Civitanova rimane, ma sarà inserita in un progetto complessivo per prolungare la ricettività del cimitero di Civitanova Alta”. Così il sindaco Tommaso Claudio Corvatta, all'indomani della riunione di maggioranza in cui si è tornato a discutere sul progetto di un crematorio nel territorio comunale. Un'opera che non verrà realizzata nell'immediato, dato che la Altair, società che aveva presentato il suo progetto all'Amministrazione comunale, verosimilmente non attenderà oltre e valuterà la realizzazione dell'opera in altre sedi.
“Rimaniamo convinti che un impianto di questo tipo serva e che sia visto con favore da un'ampia maggioranza della popolazione – spiega il primo cittadino – Come avevamo promesso alla cittadinanza abbiamo preso in considerazione anche opzioni diverse sulla localizzazione rispetto a quella che era stata inizialmente prospettata. Abbiamo avuto colloqui con altre amministrazioni per verificare l'interesse a realizzare in comuni limitrofi l'impianto e valutato anche punti diversi del nostro territorio comunale su cui si potrebbe andare ad ubicare il crematorio. La ditta ci ha inoltre proposto lo spostamento della struttura in un'altra area del cimitero di Civitanova Alta. Oltre a valutare queste ipotesi, abbiamo studiato la capacità recettiva del cimitero, che secondo le previsioni dovrebbe essere in grado di ospitare altre salme all'incirca fino a febbraio del 2017. Con particolari accorgimenti sarebbe possibile dilazionare di qualche tempo tale scadenza. Andremo ad approfondire e ad adottare un pacchetto di interventi, tra i quali figura anche l'impianto di cremazione, che permetta alla struttura cimiteriale di prolungare la propria attività”.
Corvatta sottolinea anche la potenziale valenza economica di un progetto come quello che l'Amministrazione sta prendendo in esame: “A regime, facendo stime prudenziali e verificati i casi di altri comuni in cui i crematori sono stati attivati, l'impianto potrebbe portare nelle casse comunali introiti nell'ordine dei 250.000 euro annui”.
In conclusione, quindi, l'obiettivo rimane, anche se non verrà attuato nell'immediato: “Più andiamo avanti e più impianti di questo genere serviranno, perché quella della cremazione è una pratica in consistente crescita – l'ultima riflessione del sindaco – Se consideriamo che il cimitero necessita di accorgimenti per prolungare la propria capacità di ospitare defunti e che questo potrebbe anche portare vantaggi economici al comune, da reinvestire nell'area interessata dalla realizzazione del crematorio, ci sono molte ragioni per portare avanti il discorso. E' un tema sul quale siamo sempre pronti al dialogo con la cittadinanza; certo questo non è semplice con chi ha approfittato della nostra buona fede per diffondere notizie prive di fondamento e creato un allarmismo ingiustificato”.
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