Gagliole, il miracolo del sindaco
tra debiti cancellati e servizi gratuiti

Mauro Riccioni
Mauro Riccioni
di Monia Orazi
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Martedì 19 Aprile 2016, 12:09
GAGLIOLE - Mezzo milione di euro di debiti cancellati e servizi  sociali gratuiti per i residenti. È l'Italia, non la  Svezia; è Gagliole, non Stoccolma. È il miracolo di uno  dei comuni più piccoli del Maceratese, guidato da quasi  tre anni da Mauro Riccioni, avvocato e politico della  specie rarissima a cui è riuscita la quadratura fra  conti pubblici e servizi sociali a costo zero. Un  miracolo se si pensa che si tratta di un paese montano  ad altissimo tasso di popolazione anziana.
“Nessun  miracolo, è solo risparmio scientifico”, precisa subito  lui quasi fosse la cosa più semplice del mondo. Semplice  è parola ardita in una politica italiana a cui è  sconosciuto il principio euclideo secondo cui la via più  breve tra due punti è la linea retta. Eppure, Riccioni la fa semplice: è bastato tagliare le  consulenze, abolire il segretario comunale fisso e  chiamarlo solo all'occorrenza, che i dipendenti  prestassero volontariamente il loro servizio in altri  Comuni, cancellare le indennità e i rimborsi del sindaco  e degli altri amministratori. “Niente di trascendentale,  basta volerlo e attuarlo”, dice. Appunto, basta volerlo;  ed è qui che la politica volta le spalle ad Euclide. “Il  caso di Gagliole è una mosca bianca, ci sono sindaci in  cerca di rielezione, che non rinunciano alle indennità;  al contrario, se non si hanno scheletri nell'armadio, si  tagliano indennità e rimborsi e si attua una politica  sociale senza sprechi. Noi l'abbiamo fatto, potrebbero  farlo tutti; tanti non ci credono, ma determine e  delibere sono pubbliche, basta verificare. Anche in  tanti piccoli Comuni vedo consulenze che non servono. Mi  auguro che altri centri possano imitarci”.  I tagli di cui parla il sindaco di Gagliole sono cose  molto concrete: “Noi amministratori rinunciamo al  rimborso delle spese per il carburante, non solo per  andare in Comune, ma anche alle riunioni in Unione  montana, Provincia e Regione, o ai convegni. Il  telefonino me lo pago io. Nei Comuni sotto i quattromila  abitanti nessun primo cittadino dovrebbe percepire  l'indennità, si potrebbe partire evitando di cambiare  l'arredamento del sindaco dopo cinque anni per gusti  estetici, o dalla rinuncia all'autista”.  E così i risparmi si sono trasformati in risorse per  servizi sociali gratuiti. “Il sociale a costo zero era  il nostro primo obiettivo e siamo riusciti ad attuarlo  dopo un anno dall'insediamento, in un altro anno e mezzo  abbiamo risanato il deficit da 540 mila euro anche  grazie al taglio delle consulenze, puntando sui bandi  comunitari per i progetti e consorziando il personale  con altri Comuni per otto servizi. Caso più unico che  raro in Italia, il segretario comunale è a chiamata, per  questo abbiamo deciso di svolgere congiuntamente le  sedute di giunta e consiglio. Il costo si è ridotto da  33 mila euro annui a 4 mila”. Tutto questo ha portato a  un risparmio di 250 mila euro. “L'altra metà del debito  è stata abbattuta rinegoziando i mutui, con un tasso  minimo dello 0,4 per cento annuo; siamo inoltre in  attesa di soldi che ci arriveranno a giugno dalla  Regione, si tratta di tempi burocratici, manca solo il  mandato di pagamento”, continua Riccioni. Da tutto  questo il “miracolo” della mensa scolastica gratuita,  dell'assistenza domiciliare agli anziani, l'  accompagnamento per i disabili a gite e commissioni  esterne che non si pagano. Anche la retta della casa di  riposo è gratuita per i residenti che non hanno parenti  prossimi. E da ultimo, tutti i richiedenti hanno avuto  la casa popolare.
“E' un caso unico in Italia - gongola  Riccioni - inoltre abbiamo eliminato Tosap e tassa di  soggiorno, stiamo per abbassare, anche se di pochissimo,  la tassa sui rifiuti: per i cittadini è un segnale  importante e vogliamo darlo”. L'esperienza di Gagliole  sarà presto raccontata in un libro. Parlerà di un  miracolo possibile, non di sogni. 
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