Un’operatrice dell’Anffas: «Mia nonna ultra 80enne per tre ore in attesa del vaccino»

Il vaccino anti-Covid
Il vaccino anti-Covid
di Simone Ronchi
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Lunedì 19 Aprile 2021, 04:25 - Ultimo aggiornamento: 20 Aprile, 09:18

CIVITANOVA - Dopo le polemiche sulle modalità logistiche con cui è stata immunizzata la popolazione over 80 si registrano ancora malumori e critiche sull’organizzazione della campagna vaccinale.

A sollevare il caso l’operatrice Anffas civitanovese Federica Zuczkowski, conosciuta per il suo impegno nell’associazione e per i numerosi progetti seguiti. Con un video pubblicato sabato su Facebook ha denunciato disservizi al nuovo centro vaccinale di via Pellico, dove sabato pomeriggio ha accompagnato l’anziana madre per l’inoculazione del siero anti Covid. 
Stigmatizzati gli eccessivi tempi della procedura, durata quasi tre ore e la lunga attesa fuori dalla struttura. «Ho deciso di metterci la faccia – ha detto Federica Zuczkowski nel video -. Ho accompagnato mia madre a fare il vaccino, aveva la prenotazione alle 17. Ha dovuto aspettare un’ora e mezzo al freddo prima di poter entrare per l’accettazione. Sono le 19 è non ancora uscita dal centro, non so se ha fatto la vaccinazione né che tipo di vaccino le è stato somministrato. Posso dire che oggi l’organizzazione è stata pessima». 
In un secondo momento la civitanovese ha evidenziato che la madre è uscita dal centro alle 19.47. La vicenda è stata segnalata ai vertici regionali dell’Asur, tramite una mail in cui vengono ribadite e denunciate le criticità. «In via Pellico abbiamo trovato una fila consistente – si legge nel testo inviato da Federica Zuczkowski alle autorità sanitarie - e abbiamo avuto accesso ai locali solo alle 18.30, dopo aver fatto la coda al freddo. Dopo l’accettazione ho lasciato mia madre all’interno. E’ uscita dal centro vaccinale dopo le 19.30. Ho chiesto più volte chiarimenti al personale sanitario presente. L’organizzazione è stata pessima». 
L’organizzazione della campagna vaccinale è già stata al centro di polemiche nei confronti dell’Asur e del Comune.

Nel mirino in particolare il primo centro vaccinale, situato in via Ginocchi, che è stato poi sostituito dal polo di via Pellico. «I nostri anziani sono stati costretti ad andare al primo piano di un edificio per vaccinarsi – ha dichiarato il capogruppo Pd Giulio Silenzi, in riferimento al centro di via Ginocchi -. È stato utilizzato un locale servito da un ascensore non sanificato, per scendere dal quale gli ultraottantenni hanno dovuto aggrapparsi ad una scala a chiocciola».

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