Giro del mondo in formato famiglia, Alessio e Claudia: «Molliamo il lavoro a Civitanova per viaggiare»

Giro del mondo in formato famiglia, Alessio e Claudia: «Molliamo il lavoro per viaggiare»
Giro del mondo in formato famiglia, Alessio e Claudia: «Molliamo il lavoro per viaggiare»
di Marco Pagliariccio
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Venerdì 1 Settembre 2023, 03:20 - Ultimo aggiornamento: 16:24
CIVITANOVA Una scelta coraggiosa, non c’è che dire. Non è facile lasciare tutto e partire per viaggiare intorno al mondo. Ma Alessio Sacchi e Claudia Casisa l’hanno voluta fare. La coppia civitanovese, insieme ai due figli rispettivamente di 2 e 6 anni, partirà a fine mese alla volta del Sudamerica. Dirigente del Comune di Porto San Giorgio lui, insegnante in un asilo nido di Civitanova lei, hanno deciso di lasciare i rispettivi lavori (lui definitivamente e lei ha richiesto l’aspettativa, ndr) per inseguire la loro più grande passione: quella per i viaggi. 



«Abbiamo sempre viaggiato molto, sia quando eravamo solo io e mia moglie che con i bambini – racconta Sacchi – ma avevamo in testa diverse mete che, a causa dei nostri rispettivi lavori, sono difficili da raggiungere, come il Messico nei giorni dei morti o le isole Galapagos a febbraio, il momento migliore per visitarle. Visto che è difficile raggiungere queste mete una alla volta abbiamo pensato di vederle tutte insieme con un lungo tour, una dopo l’altra. Non partiamo per fuggire, ma per scoprire». Una scoperta che non si sa quanto durerà: al momento c’è solo il biglietto di andata. 

Ora, il Messico. Poi Costa Rica
 

«Per ora la certezza è che partiremo il 28 settembre alla volta del Messico con un biglietto di sola andata e staremo lì per un paio di mesi – continua il dirigente civitanovese – da lì ci sposteremo in Costa Rica, dove vogliamo restare fino a Natale, poi da lì in avanti siamo ancora aperti alle varie possibilità. L’idea è quella di continuare verso il Sudamerica, passando dalla Colombia all’Ecuador e poi magari riuscire ad arrivare in Oceania. Però al momento non ci siamo dati dei limiti ben precisi, diciamo che l’orizzonte temporale che ci siamo dati è quello di stare via al massimo un anno. Poi dipenderà da come andrà e dalle esigenze dei bambini». Proprio i figli che per molti sarebbero un impedimento, per la coppia sono lo stimolo a partire. E per condividere questa volontà con altri genitori hanno anche aperto un sito, “4 Vite in Vacanza”, nel quale raccontano le loro esperienze e danno consigli anche e soprattutto a coloro che viaggiano con i propri figli al seguito: Miami, Dubai, Maldive, Egitto ma anche Salento, Toscana o il Conero. «Nei nostri viaggi, anche quando i bimbi erano piccolissimi, abbiamo capito che la loro capacità di adattarsi ai cambiamenti è di gran lunga superiore alla nostra – aggiunge Sacchi – non li abbatte il fuso orario, non temono cibi che non hanno mai assaggiato, non li spaventa che gli altri bambini parlino una lingua diversa. Li guardiamo crescere in fretta e capiamo che questo è il momento di dedicarci completamente a loro, di trascorrere con loro tempo di qualità che spesso a causa del lavoro non abbiamo. Ci piace l’idea di vivere la quotidianità di luoghi così lontani da noi e di farlo con loro. Il sito nasce sia per metterci in gioco e dare consigli a coloro che magari sono spaventati dall’idea di viaggiare con i loro piccoli».

Ma l’idea di scoprire il mondo affonda le radici nel B&b della coppia. «Lavoriamo da anni a scuola ed in ufficio, con lavori pagati ed invidiati. Ma la più grande soddisfazione “lavorativa” l’abbiamo avuta quando alcuni ospiti del nostro B&b ci hanno ringraziato con le lacrime agli occhi per l’ospitalità. Abbiamo capito che le vere soddisfazioni sono nei piccoli incontri che si fanno con chi viene da lontano, nello scoprire cose nuove e nuove storie, piuttosto che vedere il proprio conto corrente lievitare mese dopo mese. Abbiamo iniziato a pensare che forse la vera vita va vissuta alla scoperta dell’altro, alla scoperta del mondo». 

La volontà è quella di farlo scoprire ai loro figli: «Vogliamo mostrare loro che c’è un universo sconosciuto e affascinante fuori dalla nostra bolla.

Ci sono bambini che crescono nella natura incontaminata di una foresta tropicale, senza tv e smartphone. Esistono isole dominate da piante ed animali, dove i veri turisti sono gli uomini. Ci sono paesi più poveri, ed altri incredibilmente più ricchi. Ci sono altri modi di vivere, di pregare, di mangiare e di divertirsi». E la scuola per il bambino più grande? «Tecnicamente praticheremo worldschooling. Ci prenderemo carico della sua istruzione in questo periodo. È una tipologia di istruzione parentale riconosciuta dalla legge».

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