È emergenza sacchetto selvaggio a Civitanova: ecco il piano per potenziare i controlli

È emergenza sacchetto selvaggio: ecco il piano per potenziare i controlli
È emergenza sacchetto selvaggio: ecco il piano per potenziare i controlli
di Emanuele Pagnanini
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Mercoledì 24 Gennaio 2024, 02:55 - Ultimo aggiornamento: 11:58

CIVITANOVA Rifiuti, con il nuovo anno sono riprese le segnalazioni di abbandono in giro per la città. Purtroppo la cattiva abitudine di lasciare immondizia accanto ai raccoglitori dell’umido e del vetro (le due tipologie di rifiuti che vanno conferiti, mentre il resto viene ritirato a domicilio) è molto difficile da estirpare. E così si ha l’immagine di una città sporca. A documentare un nuovo episodio di sacchetti selvaggio è la consigliera comunale Lidia Iezzi. Fotografati i rifiuti, alcuni ingombranti, in una via del quartiere Risorgimento, dove abita.

La testimonianza

«Ho documentato la situazione all’angolo tra via Leti e via Marchetti alle 14 (di ieri, ndr) – dice l’esponente del Pd – io vorrei sapere per quale motivo Civitanova sta diventa una discarica a cielo aperto. È normale che accada questo? Che fine ha fatto la raccolta differenziata in questa città? A parte gli incivili, mi chiedo se esistono i vigili urbani in questa città. Lo fanno un giretto nei quartieri?». In questo caso, accanto al cassonetto dell’umido, sono stati lasciati vecchi stendini, uno scovolo per i sanitari del bagno, secchi e vari oggetti in plastica, una racchetta per le mosche e le zanzare e vari sacchetti.

Utilizzati anche quelli per la carta.

Dunque, vista la quantità, è stato necessario anche un trasporto quando, ad esempio per i rifiuti ingombranti, con la stessa fatica si poteva portarli al Centro di raccolta di via Fontanella, sempre nel quartiere Risorgimento a qualche centinaia di metri di distanza dal luogo dell’abbandono. Così i punti di raccolta di vetro e umido diventano piccole discariche. Come successo a Fontespina, in via Bragadin. Qui i cassonetti, sistemati dietro il campetto della chiesa di San Carlo Borromeo, sono addirittura stati tolti dal Comune due mesi fa proprio per i continui abbandoni di rifiuti. Un problema che è ben noto all’amministrazione comunale, tanto che sono state messe in campo diverse azioni per contrastare il fenomeno.

Appena cinque giorni fa si è tenuta una riunione operativa tra l’assessore all’ambiente Giuseppe Cognigni, il Cosmari, la Capitaneria di porto e la polizia locale. Obiettivo, creare un gruppo di lavoro insieme al Cosmari (deputato ad informare sullo stato degli abbandoni) per incrementare i controlli. In particolare, segnalati rifiuti abbandonati durante il sabato sera. A farlo, i tre dipendenti del Cosmari in servizio la domenica mattina dalle 6 alle 11. Fenomeno, questo del fine settimana, che riguarda porto e lungomari. Ma è sempre difficile risalire al colpevole per elevare le sanzioni.

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