Nei confronti dei due giovanissimi il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Ancona, su richiesta della Procura, aveva emesso un’ordinanza di misura cautelare, le ipotesi di reato nei confronti dei due 18enne sono concorso in estorsione, tentata estorsione e minaccia aggravata. L’indagine era partita ai primi di settembre dopo che la vittima, uno studente 18enne di Filottrano, aveva presentato una denuncia ai carabinieri ai quali aveva raccontato tutte le minacce che avrebbe subito da parte dei due coetanei. Il ragazzo avrebbe riferito che tra la fine del mese di agosto e i primi di settembre a Filottrano i due 18enni avrebbero iniziato ad avere nei suoi confronti un atteggiamento intimidatorio. Tramite telefonate e messaggi Whatsapp avrebbero richiesto con protervia di consegnare loro diverse somme di denaro. La vittima, studente tranquillo e dal carattere mite, avrebbe cercato sempre di tirarsi fuori ma poi le minacce sarebbero aumentate e in due occasioni il giovanissimo avrebbe dovuto cedere.
L'attività investigativa
I militari nel corso di un’articolata attività investigativa, hanno ricostruito la vicenda trovando importanti elementi a carico dei due indagati. Nei confronti del primo ragazzo, di origine napoletana residente a Cingoli ma di fatto senza fissa dimora, disoccupato, l’ordinanza notificata ha previsto l’applicazione della misura della custodia cautelare in carcere. Trovato a Jesi la mattina del 31 ottobre, dopo le formalità di rito è stato condotto alla casa circondariale di Montacuto ad Ancona. Invece a carico dell’altro 18enne, studente incensurato di Filottrano rintracciato la sera dello stesso giorno a Cingoli, il provvedimento ha previsto l’applicazione della misura degli arresti domiciliari, perciò al termine degli atti è stato accompagnato nella sua abitazione.