Le esternazioni non erano sfuggite al circolo dem di Camerino, ed il gruppo consiliare di opposizione Ripartiamo aveva presentato la mozione per chiedere all’amministrazione di prendere le distanze, chiedendo a Pierdominici di dimettersi dalla carica istituzionale. Giovedì sera si è riunito il consiglio comunale e non sono mancate le polemiche. «Al termine della discussione - raccontano i consiglieri del gruppo di minoranza Ripartiamo, guidato dall’ex sindaco Sandro Sborgia - il presidente del consiglio Cesare Pierdominici ha estratto dal taschino una scatoletta, dicendo “questa è Locoidon una pomata per il prurito anale” e successivamente ha mirato e tirato l’oggetto contro i consiglieri di minoranza, sotto gli occhi indifferenti del sindaco Roberto Lucarelli e dell’amministrazione tutta».
Mozione respinta
Per la cronaca la mozione è stata respinta, ma nessuno ha potuto assistere alla discussione, la diretta streaming del Consiglio è stata interrotta, perché la maggioranza ha chiesto e ottenuto di discutere la mozione in modo segreto. Secondo la maggioranza trattasi di argomento inerente la sfera personale del consigliere Pierdominici. Raccontano ancora i consiglieri di minoranza: «I cittadini che stavano assistendo al Consiglio sono stati accompagnati fuori dalla sala consiliare e dall’edificio, dagli agenti della polizia locale stranamente presenti.
«La debolezza»
«Un comportamento - prosegue il gruppo consiliare di minoranza camerte - che ha posto in tutta la sua drammatica evidenza la debolezza di un sindaco e di una maggioranza che anziché avere il coraggio delle proprie azioni sceglie la via del silenzio e del segreto piuttosto che quella della trasparenza e della chiarezza. Sarebbe stato molto più onorevole e rispettoso ammettere apertamente la condivisione di quelle posizioni piuttosto che dimostrarne la propria accondiscendenza con il silenzio e la seduta segreta».
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